Coltello alla gola, rapina in negozio a Este: il ladro si pente e restituisce i soldi
Nel marzo scorso, Flora Bettio, 77 anni, è stata rapinata da un ragazzo di colore mentre era al banco del suo negozio. Le ha puntato un coltello alla gola per rubare poche decine di euro. Lei non si è scomposta – chissà quante ne ha viste in tanti anni di lavoro – e gli ha dato una somma di denaro. Solo adesso, Flora svela: «Il denaro me l’ha fatto riportare da una sua amica pochi giorni dopo. Si è detto pentito. E io l’ho perdonato. Povero, deve mangiare anche lui».
Una vita dedicata al negozio
Flora è anche questa, una negoziante dal cuore grande. Gestisce un piccolo negozietto, un “casolino” dal 1975. Quando ancora i supermercati non aprivano tutte le domeniche e molte festività, ad Este c’era lei. Ora la sua attività è l’ultimo pizzicagnolo rimasto nell’epoca della grande distribuzione.
Il riconoscimento di "bottega storica"
La serranda della sua bottega in via Principe Umberto era ed è sempre alzata, dall’alba a sera inoltrata. Ora le arriva il riconoscimento di “bottega storica” dalla Regione, una bella soddisfazione dopo anni di lavoro e impegno.
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Una passione che non si spegne
Tutti a Este la conoscono e hanno fatto almeno una tappa nel suo negozietto, dove c’è di tutto. Dal pane ai salumi, dai formaggi alla frutta e verdura. Passando capita di vederla ricurva sulle cassette esposte nel marciapiede a sistemare la merce per renderla più appetibile.Le figlie vorrebbero che smettesse di lavorare, ma lei, solo al pensiero risponde in modo categorico e deciso: «Non se ne parla nemmeno, io finché sto bene lavoro. Se smetto, muoio». Flora porta anche a casa la spesa a parecchie persone, alcune malate o inferme. Anche a un ex parroco. «Cerco di dare un servizio e di aiutare chi è in difficoltà. Questo negozio è la mia vita e ci dedico la passione che merita».
Una giornata nel negozio
Mentre si chiacchiera con il taccuino degli appunti aperti, Flora nel frattempo serve due clienti: un operaio vestito da lavoro che viene a farsi fare il “solito” panino con la mortadella e una pensionata che spende 40 euro di formaggi e prosciutto «quello buono». Ad un tratto la negoziante, seppur in modo educato, ci congeda: «È stato un piacere, ci vediamo presto», e torna dietro il banco ad affettare. Come a dire, «porti pazienza ma io non ho molto tempo per conversare, devo tornare a lavorare, del tempo ne è passato anche troppo». Già, lavorare. Anche se ha 77 anni e una pensione già in tasca. Solo dettagli, qui conta la passione.