Carso in fiamme a Doberdò: distrutti tre ettari di bosco
DOBERDò DEL LAGO. Il vento ha preso forza, in direzione Nord-Est, alimentando le fiamme che in un primo momento sembravano consentire una gestione migliore dell’incendio, attecchito lunedì verso le 11.50 nella vegetazione carsica provata dalle alte temperature e oltremodo secca. Il rogo si è sviluppato all’altezza di via Ivan Trinko, la cosiddetta “strada bassa” di collegamento tra Iamiano e Doberdò, nei pressi del lago. Sono andati distrutti circa tre ettari di Carso.
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La rapidità degli interventi, la concentrazione di mezzi e uomini, tra Vigili del fuoco, Protezione civile e Forestale, e il tempestivo arrivo dell’elicottero della stessa Protezione civile regionale hanno fatto quadrato attorno all’area da cui continuavano a levarsi intense volute di fumo alimentate dal fuoco in espansione, ben visibile nella sua dimensione da Pietrarossa. Ci sono volute circa tre ore per avere ragione dell’incendio: attorno alle 15 l’area “incandescente” è stata circoscritta. Incendio domato, quindi, con l’elicottero a rientrare alla base. Il bilancio di massima del danno ambientale, pertanto, così è stato riferito, è attorno ai tre ettari di bosco. Restano al vaglio le cause. Un aspetto è chiaro: l’incendio è partito dal bordo strada. Tra le ipotesi da prendere in considerazione, quindi, anche quella dolosa. Ieri, comunque, nel corso dell’incessante attività emergenziale, è stata evidentemente ritenuta prematura l’analisi dell’origine dell’innesco. Importante la mobilitazione in via Trinko, mantenuta inaccessibile al traffico, con il presidio dei Carabinieri e della Polizia, al fine di permettere la piena operatività degli interventi.
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La “strada bassa” era occupata da numerosi mezzi disposti in fila su ambo i lati. I Vigili del fuoco del Comando di Gorizia hanno impegnato gli operatori dell’antincendio boschivo e le squadre del Distaccamento di Monfalcone e della sede centrale con un’autopompa, tre autobotti, tre fuoristrada dotate di modulo Aib e il nuovo autocarro a trazione integrale con modulo Aib e serbatoio da 3.850 litri d’acqua. In sinergia si è mossa la Protezione civile con le squadre di Doberdò assieme a quelle da Gorizia, Ronchi dei Legionari, Fogliano Redipuglia e Cormons, prevedendo ulteriori rinforzi.
Sul campo inoltre la Forestale con cinque agenti. In loco anche il direttore dell’Ispettorato forestale di Trieste e Gorizia, il dottor Paolo Benedetti. La zona interessata dal rogo non ha comportato rischi di alcun genere per le persone e gli abitati, il fabbricato più vicino ma sempre non esposto è stata la Trattoria al Lago, che non ha subito problemi di sorta. Trattandosi comunque di un’area infrastrutturata, con la presenza delle linee elettriche, dell’autostrada a circa due chilometri di distanza e la ferrovia a circa 2,8, l’attenzione si è concentrata sulla forza e sulla direzione del vento, che ora sembrava placarsi, ora invece aumentava di potenza. È in vigore d’altronde il decreto di “massimo pericolo di incendi boschivi”, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione, riguardante tutti i comuni afferenti al Carso isontino e giuliano. Domate le fiamme, s’è innescata la complessa opera di bonifica: una lunga attività che proseguirà sicuramente anche oggi, martedì, nell’area, peraltro di difficile penetrazione-