Sanchez scalpita, l’Udinese spera: il via libera per l’esordio del cileno solo dopo i nuovi esami
UDINE. Scalpita Alexis Sanchez, perché è dagli indizi social che si sono susseguiti negli ultimi due giorni, dalle stories che ha postato sul suo profilo Instagram, che il Niño Maravilla sta facendo capire tutta la voglia di tornare a indossare al più presto la maglia numero 7 dell’Udinese, quella che Gino Pozzo gli ha rimesso sulle spalle dopo il biennale firmato a due milioni di euro a stagione.
È la maglia che il 35enne attaccante avrebbe voluto indossare già con la Lazio, anche per ricambiare l’atteso tributo che i tifosi bianconeri gli stanno tenendo in caldo dal giorno dell’annuncio del suo ritorno, se non si fosse messa di mezzo la lesione contusiva distrattiva del gemello mediale della gamba sinistra.
È l’infortunio che Sanchez ha rimediato martedì scorso mentre si stava allenando da solo al Bruseschi, in un eccesso di generosità assecondato dallo staff, dal momento che la squadra era a riposo quel giorno, ma soprattutto è l’infortunio che ha fatto allarmare tutti, forse tranne proprio il diretto interessato, evidentemente fiducioso sull’esito degli esami di controllo che stabiliranno non solo l’esatta gravità della lesione a un muscolo di per sé delicato e soggetto a ricadute, ma anche i relativi tempi di recupero. Tra giovedì e venerdì sono attesi i referti, ma intanto Sanchez sta dando più di qualche prezioso indizio ai tifosi proprio attraverso Instagram, ai quali il Nino vuole evidentemente ricambiare l’affetto con una serie di aggiornamenti rassicuranti.
Al «torno presto famiglia», postato domenica dopo avere applaudito la squadra vittoriosa sulla Lazio, ieri sono infatti seguite altre tre stories inequivocabili: nella prima Sanchez ha fotografato il suo polpaccio sinistro sopra il foam roller, il massaggiatore di schiuma usato per sciogliere i muscoli, e nella seconda ha postato l’orologio che segnava le 23.38, l’orario in cui ha terminato la seduta in palestra condotta domenica sera. Dulcis in fundo, nella terza eccolo camminare in tutta scioltezza per Udine.
Sono questi i tre indizi che possono far sperare, visto che difficilmente Sanchez potrebbe camminare e allenarsi, usando il massaggiatore, se la lesione fosse dolente e compromettente. Tuttavia, sarà d’obbligo attendere i referti per sapere quando il “vecchio Niño” potrà allenarsi in campo, con la speranza che possa tornare ben prima dei 90 giorni paventati ieri da “El Diario Reporte”, una delle testate cilene che stanno seguendo con apprensione l’evolversi della sua situazione in prospettiva nazionale, visto che Sanchez è già stato convocato da Ricardo Gareca per le partite che La Roja deve disputare con Argentina e Bolivia per le qualificazioni ai Mondiali, nella prima sosta di settembre.
Una convocazione che difficilmente sarà rispettata perché Sanchez non giocherà con il Como domenica sera la sfida che l’Udinese comincerà a preparare da questo pomeriggio dopo il riposo di lunedì 26 agosto. Mercoledì 28 agosto, invece, la seduta potrà essere seguita dai tifosi al Bruseschi grazie all'iniziativa dell’allenamento “a porte aperte” voluta dalla società. L’appuntamento è per le 10.30.