A Belluno ripartono i controlli serali contro alcol e stupefacenti
Alcol, droga e sosta selvaggia. Ripartono i controlli serali della Polizia locale, in collaborazione con i carabinieri e la questura. In un paio di giorni della settimana, i vigili urbani allungheranno il loro turno di lavoro fino alle 22. Un’operazione, che sarà non soltanto repressiva, ma anche preventiva, in maniera da garantire l’applicazione del Codice della Strada. Soprattutto gli articoli 186 (uno dei protagonisti assoluti in tribunale, sopra la soglia degli 0.8 grammi per litro di sangue di tasso alcolemico), 187 e 158: guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto di stupefacenti o psicofarmaci e divieto di sosta. Non si discute di velocità: etilometro e provetta da mandare al laboratorio di Padova sì, autovelox o telelaser no.
Uno sforzo per gli agenti, che nel Comando di via Gabelli sono attualmente in 23: «Un numero che non basterebbe a coprire il fabbisogno, ma cercheremo lo stesso di svolgere questo lavoro, al meglio delle nostre possibilità», promette il comandante Antonio Codemo, «stiamo parlando di controlli che abbiamo già eseguito durante l’estate. A bordo dell’auto di servizio avremo l’etilometro e verificheremo anche assicurazione Rc auto e revisione periodica. Classici controlli, come quelli che fanno le altre forze di polizia, con l’aggiunta della sosta. Potrà capitare di ravvisare parcheggi impropri fuori da qualsiasi striscia: il nostro turno finisce alle 19.15, dopo di che i bellunesi posteggiano, purtroppo, un po’ dove capita, tanto è vero che in piazza Duomo è stato necessario sistemare delle catenelle tra le fioriere. Ci potranno essere contravvenzioni a carico degli indisciplinati. L’orario sarà quello che si diceva, pertanto non è previsto l’uso della pistola, che peraltro non abbiamo in dotazione».
Non si tratta di fare cassa, ma di contrastare le cattive pratiche e il park dove capita: «Nel nome della sicurezza», sottolinea l’assessore Raffaele Addamiano, «che poi è quella che dobbiamo garantire. Le priorità sono la guida in stato di ebbrezza e quella sotto l’effetto di sostanze, che riempiono il ruolo del nostro tribunale e lo dico con certezza, visto che faccio l’avvocato. Per un miglior controllo del territorio i nostri agenti saranno dotati del taser, cioè la pistola elettrica. Mi ricordo che questo strumento aveva suscitato polemiche perché non mancava chi non era d’accordo, ma si sta rivelando uno strumento efficace a difesa degli uomini in divisa, che spesso vengono presi di mira per il ruolo che ricoprono. Mi rendo conto del fatto che la realtà di Padova è diversa dalla nostra sul piano della piccola o grande criminalità, ma i dati sono chiari: nel giro di un anno i reati commessi nei confronti della Polizia locale sono scesi della metà: erano stati 26 lo scorso anno e adesso siamo a 13. Segno che funziona come deterrente, cosa della quale ero convinto fin da subito».
I controlli serviranno anche a monitorare la situazione, su copertura assicurativa e revisione ogni quattro o due anni, a seconda dell’anzianità del veicolo: «Sono aspetti importanti. Non è la prima volta che i nostri ragazzi organizzano questo genere di servizio e sempre in collaborazione con le altre forze dell’ordine».