Lido, in duecento al corteo per la sanità. I cittadini: «Servono servizi»
Mentre i riflettori sono puntati sul red carpet, la cittadinanza si riprende le strade del Lido, da Santa Maria Elisabetta lungo tutto il Gran Viale, per rivendicare il diritto alla sicurezza sanitaria sull’isola. Dalle tragiche morti dei piccoli Mattia Coada di 8 anni e di Elettra Friselle di due, il tema è diventato centrale: genitori, comitati e associazioni hanno ribadito la necessità di un incremento dei servizi sanitari, soprattutto per quanto riguarda il servizio di emergenza-urgenza.
«Da troppi anni nell'isola del Lido, ma anche a Pellestrina e in altre isole della laguna, si assiste a un lento depauperamento dei servizi sociosanitari erogati dall’ Usl 3 con la corresponsabilità della Regione Veneto e con il silenzio assordante del Comune di Venezia» ha fatto presente Salvatore Lihard, del Movimento per la difesa della sanità pubblica, organizzatore della manifestazione che ha visto scendere in strada 200 persone. Le richieste sono diventate slogan impressi su striscioni di plastica colorati. «Non c’è salute senza salute mentale», «Lido, emergenza sanità: urge un piano di potenziamento dei servizi in isola», «Sanità pubblica, impariamo a difenderci dalle liste d’attesa», alcune delle richieste dei tanti cittadini presenti.
Al centro del discorso, il Monoblocco, «continuamente messo in discussione sul suo futuro anche dopo il perfezionamento della compravendita dell'ex Ospedale al Mare con la previsione del trasferimento dei servizi in via dell'Ospizio Marino» spiega Lihard, nonostante il dg dell’Usl 3, Edgardo Contato, abbia già rassicurato più volte i residenti, facendo sapere loro che non è sua intenzione toccare il Padiglione Rossi, almeno finché non si troverà una struttura altrettanto all’altezza. Tra i temi caldi anche la carenza di personale al consultorio e nel Centro di salute mentale, così come i medici di medicina generale, difficilmente reperibili telefonicamente dai loro pazienti e i pediatri di libera scelta, due che seguono anche i bambini di altre isole e, anche in questo caso, la richiesta è quella di potenziare il servizio di assistenza pediatrica.
Non è mancato il riferimento al servizio di emergenza-urgenza, un tema scottante che soprattutto il Comitato per la sicurezza sanitaria, formato dai genitori del Lido, ha sollevato dopo le morti dei due bambini. «C’è solo un'autoambulanza attrezzata e con la presenza del medico per 12 ore e un'altra per servizio notturno senza medico» fa sapere Lihard, sottolineando come non sia sufficiente, soprattutto perché nel momento in cui si verificassero delle emergenze in contemporanea, il servizio potrebbe non riuscire a rispondere alle esigenze di tutti. «Non c’è nessuna prospettiva per idroambulanze efficienti e con caratteristiche adeguate per garantire il servizio anche in condizioni meteorologiche avverse» aggiunge Lihard, anche se tra i progetti dell’Usl c’è proprio l’acquisto di mezzi nuovi, più solidi e in grado di effettuare le corse anche in caso di maltempo importante. Le istanze, al Lido, non mancano e la sfida, dicono i cittadini, sarà quella di avere una sanità all’altezza dell’isola.