La Russa alla Versiliana: “Mai un bingo o una drogheria ad Acca Larentia. Allarme terrorismo da sinistra”
Liste di proscrizione del nuovo Pci? “L’allarme di un rigurgito terrostico credo che ci sia. Mi preoccupa? Noi che facciamo politica siamo abituati, gli altri no”. Non usa mezzi termini, Ignazio La Russa, presidente del Senato, al Caffè della Versiliana, nel corso di un incontro di fine estate che gli consente di trattare tutti i temi di stretta attualità.
“Pensate se una cosa del genere fosse successo al contrario – spiega -. Pensate se nuovo partito fascista avesse fatto un elenco di giornalisti di sinistra per qualsiasi motivo, credo che ci sarebbero stati scioperi. Non mi allarmo, ma le strumentalizzazioni al contrario sono da evitare, oppure cercate di allarmarvi per le cose serie”. “Il problema è in chi dichiara che Israele non deve esistere, perché non c’è via d’uscita fin quando ci sono persone che la pensano così. Il consenso internazionale deve trovare un modo per fare dire a tutti i soggetti che si deve convivere che anche Israele ha il diritto di esistere”, conclude.
La Russa e l’antifascismo dei professionisti
“Ci sono i professionisti dell’antifascismo, e io credo sia corretto chiedere a chi ricopre cariche istituzionali il rispetto, l’amore, la difesa degli articoli contenuti della Costituzione, e mi pare che da questo punto di vista io ho dato risposte adeguate”, spiega poi La Russa. “Per il resto – continua -, il tentativo continuo di ricondurre tutto al fascismo, chi lo fa se ne assume il merito, la responsabilità e soprattutto verifica se questo produce risposte in termini di consenso. Mi pare, vedendo i risultati delle europee, che alla gente delle mistificazioni non importi relativamente nulla, e io non voglio più tornare su questo tema”. “Il mio giornalaio mi manda la collana sul fascismo, e mi chiedo: ‘La posso conservare oppure se la trovano chissà cosa mi succede’, quindi sono tentato di leggerla velocemente e bruciarla prima che Report lo scopra”, conclude con ironia. Poi su Acca Larentia. “La Fondazione Alleanza Nazionale, ho letto, è controllata da Fratelli d’Italia perché nel consiglio d’amministrazione ci sta tutta gente di destra, e chi ci doveva stare? Gente di sinistra?”, ironizza il presidente del Senato. “Non è però – chiarisce – legata a Fratelli d’Italia, tanto che c’è anche uno che è iscritto alla Lega, che però in passato era di An”. “Sulla sede di Via Acca Larentia è stato dato un contributo, ma una fondazione come An che ha l’obiettivo di mantenere i valori di Alleanza Nazionale e dell’Msi, perché questo è nel suo statuto, poteva immaginare che la sede in cui furono assassinati dei ragazzi e gli autori di quel drammatico omicidio sono ancora impuniti sarebbe stato oggetto di dibattito. A noi interessa che non diventi un bingo, una drogheria o qualcosa del genere, vuole che rimanga sede storica”, conclude La Russa.
Infine un giudizio sulla Meloni. “Inaspettata per chi non la conosce. Giorgia Meloni è una forza della natura, e lo dico da amico non da collega”.
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