Il tele-martire Roberto Saviano non sfonda, battuto da Nicola Porro. Era uno scontro diretto lunedì 3 settembre: su Rai 3 era la serata di Insider e su Rete 4 tornava Quarta Repubblica. Lo scrittore di Gomorra aveva fattto precedere questo debutto con la sua solita colata di fango contro il governo e TeleMeloni. “Questa sera la trasmissione “censurata” Insider andrà finalmente in onda” aveva annunciato nei giorni precedenti su ogni dove: dalle intervista ai suoi profili social. Ebbene, il “traino” della denuncia di una presunta censura da parte del governo, ha affossato il programma. Che ha preso il via con il 5,2% di share, pari a una platea di 785mila telespettatori. E’ chiaro che si aspettasse di più con quella sacca di polemiche pregresse.
In quella fascia oraria il pubblico ha preferirito Quarta Repubblica, il programma di Nicola Porro che al debutto ha intervistato l’ex governatore della Liguria Giovanni Toti. La trasmissione ha convinto 825.000 spettatori per uno share del 7.18%. Il menù era molto accattivante. Conteneva la prima intervista dell’ex governatore della Liguria che ha detto le sue verità in attesa del processo. E c’è stato un esplosivo faccia a faccia tra Alessandro Sallusti e Santalucia, il presidente dedll’Anm. Che ha negato l’esistenza del metodo- Palamara.
Evidentemente a Saviano non ha giovato il piagnisteo: piange quando non va in onda e parla di censura. Piange quando va in onda e parla di censura ugualmente. Trovare la logica è arduo, ma il mestiere del martire evidentemente vive di queste palesi frescacce. Che probabilmente hanno stancato anche il pubblico di Rai3. Lo scrittore campano continuava a professarsi vittima di una censura da parte della Rai fino a poche ore dalla messa in onda, sulla terza rete del servizio pubblico, del suo programma Insider. Caso bizzarro, l’autore di Gomorra continuava a definirsi vittima di complotti, sebbene l’emittente da lui criticata stava per trasmettere in prima serata il suo approfondimento sulla criminalità interessata. Insomma, se la logica non ci fa difetto, o uno è censurato sempre o non lo è poi tanto. La lamentazione preventiva non ha portato bene, perché palesemente insensata.
“Insider finalmente andrà in onda. Quindi tutto risolto? No, tutt’altro”, aveva spiegato lo stesso Saviano in un video pubblicato da Fanpage. La sua tesi assurda è che la Rai sarebbe stata “costretta”a mandare in onda il programma. Il piagnisteo purchessia stufa “Nella Rai governata manu militari dall’estrema destra e da questo governo hanno interpretato il racconto delle mafie come un racconto contro di loro”, ha tuonato prima della messa in onda. Da ridere: un’occupazione tale, da mandare in onda il programma di uno scrittore che sputa veleno contro Rai e Governo non sìera mai vista. Ma ci faccia il piacere….