Renzi alla larga dal campo largo: la supplica dei militanti Pd alle feste dell’Unita è chiara. La risposta di Bonaccini&co meno
Renzi alla larga dal campo largo: dalle feste dell’Unità il coro di suppliche dei militanti Pd mette in crisi Bonaccini&co. La battaglia del campo largo si combatte al centro: un centro tarato sulla sinistra, e forse non è un caso che il motivo dei litigi sia soprattutto Matteo Renzi: una figura ingombrante che, notoriamente, sta sempre in mezzo. E se non c’è, dopo un po’ rispunta… Al di là di facili battute, allora, dopo Giuseppe Conte che sulla eventualità che il Pd accolga il “figliol prodigo” ha evocato addirittura lo scenario di un «grande harakiri». E con Massimo D’Alema che, a stretto giro, ci ha messo il carico da undici sentenziando: «Mi sembra di dare troppa importanza a chi, voti alla mano, non ne ha»… Oggi è il turno di Carlo Calenda di prendere le distanze.
Non a caso, il leader di Azione sul tema ha postato via social: «Amici, credo sia la milionesima volta che spiego che non siamo nel campo largo. Dunque non possiamo agitare nessuno. Scriverei “state sereni”, ma viste le nuove frequentazioni di Schlein sarebbe indelicato farlo», mette nero su bianco online il leader di Azione.
Campo largo, Bonaccini assediato dai militanti dem: tenete fuori Renzi
Ma, soprattutto, ieri – come nelle ultime serate delle feste dell’Unità sparse per l’Italia, è dalla base militante che, tra un bicchiere di vino e dibattito che accalora decisamente meno delle temperature estive, sulla possibile alleanza tra il Pd e il fondatore di Italia Viva si alza il coro di no all’intesa con l’ex rottamatore toscano che per definizione, più che riunire e rattoppare, risulta divisivo. E allora: «Renzi no, lasciatelo fuori», è l’accorato appello arrivato dalla base dem, stavolta dalla festa dell’Unità di Crema, e indirizzato direttamente a Stefano Bonaccini.
L’appello della base, il disperato tentativo di svicolare del presidente…
Il quale raccolte le suppliche dei militanti, dal pulpito del suo comizio da un lato prova a rassicurare tutti: «Uniti si vince, mai come ora siamo coesi». Dall’altro, proprio sul campo largo, prova a svicolare: ma l’esercizio di stile arduo e le argomentazioni a corto di spunti. Così, come riferisce Il Giornale in un servizio sul tema, nel suo intervento a prova di retorica, il presidente del Pd tenta tenta di scapolarsi la questione con un generico richiamo alla sostanza: «Non parliamo di nomi, ma di argomenti su cui convergere». Non può bastare però. Così, una volta abbandonato il palco, scrive il quotidiano milanese, diversi simpatizzanti dem lo avvicinano e, tra una stretta di mano e l’altra, gli sussurrano: «Mi raccomando, alla larga da Renzi». «Attenti alle alleanze, quello ci frega». «Ci siamo cascati una volta, non ripetiamo l’errore».
E alla festa dell’Unità tocca pure a Guerini
Stesso mantra, stesse recriminazioni, stessa scena: solo pochi giorni fa, infatti, durante un dibattito alla festa nazionale dell’Unità, questa volta a Reggio Emilia, lo stesso Bonaccini (come in un refrain) si era ritrovato catapultato in una situazione assolutamente speculare: come si è ventilato anche il solo nome dell’ex Pd, ex premier e chi più ne ha, più ne metta, il pubblico ha cominciato a storcere il naso e a rumoreggiare, fino a esplicitare senza riserve il proprio ineludibile dissenso. Certo non è andata meglio al deputato Pd Lorenzo Guerini che, sempre dalla “convention” di Crema si è ritrovato ad affrontare le dolenti note provando a sua volta a tenersi in equilibrio su un terreno che dire scivoloso è dire poco.
“Renzi alla larga dal campo largo”, la richiesta della base è chiara: la replica dei politici dem un po’ meno…
«La politica si fa anche costruendo mediazioni e avvicinamenti tra posizioni diverse. Negli anni abbiamo sbagliato a connotare negativamente la parola compromesso», ha provato a sostenere mostrandosene convinto l’ex ministro, non senza suscitare perplessità e dubbi nella platea di militanti. Insomma, sulla scia degli insegnamenti della regina del glissare, Elly Schlein, anche lei reduce da una festa dell’Unità a Ferrara dove – e i video che circolano sulla serata lo hanno ampiamente testimoniato – è riuscita a sfuggire all’assedio di domande dei giornalisti, ma si è ritrovata in mezzo a plotoni di simpatizzanti che alla segretaria hanno insistentemente chiesto di evitare di stringere accordi con Italia Viva e il suo leader. Il diktat della base Pd insomma è chiaro: Renzi alla larga dal campo largo. La replica agli appelli dei militanti dello Stato Maggiore dem, decisamente meno…
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