Giovane padovana colpita in testa da una statua a Napoli, i familiari: «Preghiamo per te»
«Non voglio sapere cosa sia successo, ma solo che mia figlia si risvegli e torni a sorridere».
Sono parole impregnate di dolore e angoscia quelle di Gianfranco Jaconis. È il noto amministratore condominiale e il padre di Chiara, la turista padovana di 30 anni che alle 16 di domenica è stata colpita in testa da una statua di pietra in caduta libera da un palazzo dei Quartieri Spagnoli di Napoli.
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La donna, sottoposta a intervento chirurgico nella serata di domenica, è attualmente ricoverata in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale del Mare.
Accanto a lei, in queste drammatiche ore, i genitori, la sorella e il fidanzato.
La comunità padovana, ma anche quella napoletana, si sono strette alla famiglia condividendo il doloroso momento. «La situazione è disperata, stiamo tutti sperando in un miracolo», spiega il padre, trovando con coraggio le parole in un momento così difficile, «Sono commosso dalla generosità del personale medico. Per fortuna sono stati tutti molto cordiali e ci stanno permettendo di stare vicini a Chiara, anche se vederla intubata in quel letto d’ospedale è davvero difficile».
Dopo la drammatica chiamata ricevuta domenica pomeriggio dall’ospedale partenopeo, i familiari sono saliti sul primo treno per Napoli.
«In queste ore così difficili ho trovato molta solidarietà e sono grato a tutti per la vicinanza», continua l’uomo, «Tutto questo dolore si sarebbe potuto evitare se il caso avesse voluto che quell’oggetto fosse caduto qualche centimetro più in là, colpendole la spalla, o mancandola del tutto. Non sono arrabbiato. So che la Questura sta facendo le sue indagini, ma ora non mi interessa sapere cosa sia successo. Voglio solo che la mia Chiara si svegli e torni a riabbracciarmi».
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Chiara domenica stava passeggiando con il fidanzato, Livio Rousseau, 29 anni di Bologna, tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli. Era l’ultima camminata dopo uno spensierato weekend di vacanza e prima di tornare a Parigi, dove vive con il fidanzato e dove lavora.
«Il viaggio era il regalo di compleanno per i suoi 30 anni», racconta Livio dalla sala d’attesa dall’Ospedale del Mare, «Era felicissima perché non era mai stata a Napoli».
Domenica la coppia aveva fatto le valigie e si stava dirigendo verso la stazione della metro per prendere la navetta dell’aeroporto. Alle 16 è accaduto l’impensabile.
«Ho sentito un rumore metallico, qualcosa cadere dagli edifici. Non ho fatto in tempo a voltarmi che Chiara è caduta a terra», spiega Livio, «Ho fatto il possibile per mettere qualcosa di morbido sotto alla sua testa, e controllare dove fosse ferita. Poi ho chiesto aiuto e sono arrivate un sacco di persone. Un medico spagnolo in vacanza è corso per aiutarla. A un certo punto lei aveva smesso di respirare e lui l’ha rianimata. Poi sono arrivate le ambulanze ed è iniziata la corsa contro il tempo per arrivare in ospedale».
Tante le dimostrazioni di affetto per Chiara sui social dai compagni del liceo Fermi ai tanti amici padovani. Da sei anni vive a Parigi, e due anni fa ha coronato il suo sogno di lavorare per un’importante casa di moda. E ora tutta Padova è vicina a lei e alla sua famiglia, perché possa tornare presto a sorridere.