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Сентябрь
2024

Morì dopo un pugno al volto: obbligo di dimora a Padova per l’aggressore

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Il Giudice per le Indagini Preliminari di Padova, su richiesta della Procura, ha emesso un'ordinanza di obbligo di dimora nei confronti del 35enne pachistano K.S., accusato di aver provocato la morte del connazionale Jawwad Akhtar, 54 anni, a seguito di un’aggressione avvenuta l'8 agosto 2024.

L'episodio era accaduto in via Jappelli, nel centro di Padova: i due uomini erano stati coinvolti in un acceso litigio, degenerato in violenza fisica.

Secondo le ricostruzioni, la discussione tra i due è rapidamente sfociata in uno scontro fisico davanti alla vetrina di una banca. L’indagato avrebbe sferrato un pugno al volto della vittima, un colpo così violento da farla crollare al suolo priva di sensi.

La scena è stata notata da almeno due testimoni. Il primo, un residente della zona che ha immediatamente contattato le forze dell'ordine, ha riferito di aver visto il litigio e il momento esatto in cui l'aggressore ha colpito il suo connazionale. Il secondo testimone, che si trovava casualmente nei paraggi, ha confermato che, dopo il pugno, l’aggressore è fuggito dal luogo dei fatti, lasciando la vittima immobile a terra.

Le Volanti della Polizia di Stato sono intervenute sul posto poco dopo la segnalazione, trovando la vittima in arresto cardiaco. Gli operatori sanitari hanno tentato manovre di rianimazione prima di trasportare l’uomo al pronto soccorso, dove è stato ricoverato con un grave trauma cranico. Nonostante i tentativi dei medici, le condizioni della vittima sono rimaste critiche, e il 23 agosto l’Ospedale di Padova ne ha comunicato il decesso nel reparto di Rianimazione.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Padova sono state particolarmente complesse. Gli inquirenti si sono avvalsi delle testimonianze raccolte sul posto e, soprattutto, delle immagini riprese dalle videocamere di sorveglianza presenti nell'area.

Queste registrazioni hanno fornito elementi cruciali per ricostruire con precisione la dinamica dell'aggressione. In particolare, le telecamere hanno immortalato i momenti che precedono il colpo fatale: il litigio animato tra i due uomini, che si avvicinano per un confronto fisico, seguito dalla fuga dell’aggressore. Sebbene il pugno non sia stato ripreso direttamente, è stato possibile desumere il gesto violento dall’ombra proiettata sulla strada al momento dell’impatto.

Grazie alle registrazioni e a un’attenta analisi delle immagini, gli agenti sono riusciti a dare un volto al sospettato. Confrontando le riprese con i database di polizia, il sospettato è stato identificato e riconosciuto da alcuni testimoni che lo avevano visto sulla scena. Questi elementi hanno permesso alla Procura di richiedere e ottenere dal giudice una misura cautelare nei confronti dell'indagato.

Il Giudice per le Indagini Preliminari ha quindi disposto l'obbligo di dimora per l'uomo, che dovrà rimanere nel comune di Padova con il divieto di uscire dalla propria abitazione dalle 20:00 alle 7:00. Questa misura cautelare è stata ritenuta adeguata in attesa di ulteriori sviluppi nel procedimento giudiziario.




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