Mazzè, pensionato mette in fuga i truffatori:«Chiamo i carabinieri»
MAZZE’. Il grande impegno speso per sensibilizzare i pensionati, soggetti preferiti dai malviventi, esperti di truffe e raggiri, messo in atto dalle forze dell’ordine e dalle amministrazioni comunali, si è rivelato utile nel caso di un episodio avvenuto nei giorni scorsi a Mazzè. Quando due truffatori hanno suonato alla porta di una coppia di pensionati ottantenni, spacciandosi per tecnici dell’acquedotto, l’anziano, dopo averli fatti entrare si è insospettito all’invito di mettere il cellulare nel frigorifero, poiché avrebbe interferito con i controlli. Così si è messo ad urlare dicendo “ora chiamo i carabinieri”: la parola magica che mette subito in fuga i malviventi.
Anche una vicina, messa in allarme dalle grida del pensionato ha chiamato il 112. Ma quando i militari sono arrivati, dei due soggetti descritti con il volto travisato da una mascherina chirurgica, non c’era traccia. A complimentarsi con la coppia di pensionati è stato poi anche il sindaco di Mazzè Marco Formia. «Con i carabinieri –dice Formia – abbiamo poi visionato le telecamere di video sorveglianza nel centro del paese alla ricerca di indizi utili».
Sembra che il tentativo di truffa sia stato l’unico messo in atto a Mazzè. Ma altri malviventi sono stati segnalati a Chivasso e nel basso Canavese. Forze dell’ordine e sindaci invitano quindi alla massima attenzione i residenti: in caso di sospetti il primo consiglio utile resta quello di chiamare subito il 112. E di non rispondere al telefono se non si conosce il numero: sono in aumento infatti i raggiri attraverso il cellulare. Così era successo qualche mese ancora a Mazzè, quando altri truffatori avevano tentato di raggirare al telefono alcuni anziani dicendo di essere addetti al servizio di distribuzione del gas per conto di una società.