Campagna vaccinale in Friuli Venezia Giulia: si parte il 14 ottobre
Si parte il 14 ottobre, due giorni prima dell’anno scorso. Tra poco meno di un mese i cittadini del Friuli Venezia Giulia potranno decidere di ridurre il rischio di una fastidiosa influenza con il vaccino – sono in arrivo fino a 248 mila dosi –, raccomandato e assicurato gratuitamente agli over 60 e ai soggetti fragili.
Contestualmente, avranno anche a disposizione la scelta di sottoporsi all’iniezione anti-Covid, pure sollecitata dagli esperti per le fasce d’età avanzate e per chi ha problemi di salute. L’assessore regionale Riccardo Riccardi anticipa alcune informazioni utili.
Le date
La data innanzitutto: la campagna inizierà lunedì 14 ottobre. Dopo Lazio e Lombardia, pronti martedì 1, Veneto ed Emilia Romagna, al via il 7, ma prima del Piemonte, dove le operazioni scatteranno il 15.
Le categorie
Quanto alle categorie per le quali il vaccino contro l’influenza non avrà nessun costo per il cittadino, saranno le stesse di un anno fa, e dunque:
- le persone di età pari o superiore ai 60 anni e i bambini di età tra 6 mesi e 6 anni;
- i soggetti affetti da malattie croniche dell’apparato respiratorio e dell’apparato cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, malattie renali, malattie del sangue, malattie congenite che comportino carente produzione di anticorpi e sindromi da malassorbimento intestinale e malattie infiammatorie croniche intestinali;
- le donne che all’inizio della stagione influenzale si trovano in gravidanza e nel periodo “postpartum”;
- i donatori di sangue, gli addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo come personale degli asili nido, insegnanti delle scuole dell’infanzia e dell’obbligo, addetti alle Poste e telecomunicazioni, dipendenti della Pubblica amministrazione e Difesa, forze di Polizia, vigili del fuoco, personale di assistenza delle case di riposo, nonché personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (veterinari, allevatori);
- i familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato);
- il personale sanitario (in questo caso la vaccinazione riveste un ruolo fondamentale non solo nella protezione dell’operatore, ma anche nella garanzia e tutela dei pazienti, soprattutto quelli più fragili e ad alto rischio)
Dove vaccinarsi
Ma dove vaccinarsi? Pure nell’autunno inverno 2024-25 ci si potrà rivolgere direttamente al proprio medico di medicina generale e al pediatra di libera scelta. Altra soluzione sarà quella di contattare i servizi vaccinali delle Aziende sanitarie, con iniezione possibile anche nelle farmacie che aderiranno alla campagna.
L’obiettivo
Al solito, l’obiettivo è ambizioso. Come da indicazioni nazionali, per tutti i gruppi target si punta a una copertura dal 75% al 95%, percentuale considerata ottimale. Un anno fa, come del resto in passato, si è rimasti molto sotto: 55,7% tra gli over 65 (contro il 58,1% del 2022/23), 17,7% nell’ambito del personale sanitario (19,2% nel 2022/23). Adesione bassa pure tra i 60-64 anni (22%) e tra gli under 6 (12%).
I vaccini autorizzati
L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, e l’Ema, Agenzia europea per i medicinali, hanno autorizzato otto vaccini contro l’influenza, con aggiornamento dei ceppi virali secondo le raccomandazioni dell’Oms, Organizzazione mondiale della Sanità, basate sulle caratteristiche antigeniche di quelli circolanti nell’ultima stagione.
Non tutti otto sono però necessariamente disponibili sul mercato: le Regioni, infatti, decidono annualmente, tramite gare per la fornitura di vaccini, tra i prodotti disponibili in commercio, quelli che verranno utilizzati.
In Fvg la gara di aggiudicazione, fa sapere Riccardi, «è già stata espletata. A disposizione saranno i vaccini trivalente inattivato con adiuvato, il quadrivalente inattivato, il quadrivalente inattivato prodotto su colture cellulari e il trivalente vivo attenuato». Il fabbisogno? «È stimato attorno alle 248 mila dosi, un dato rimodulabile in base all’andamento della campagna».
Il vaccino anti-Covid
Sempre da metà ottobre, ci si potrà immunizzare contro il Covid. Ieri il ministero della Salute ha fatto sapere che la relativa campagna utilizzerà vaccini adattati alla variante JN.1 e che una dose di richiamo – annuale unica – viene offerta attivamente alle categorie a rischio e gratis a tutti. Le Regioni sono invitate a organizzare la prenotazione tramite piattaforma online. Una doppia iniezione, possibile nella stessa seduta dunque, che Roberto Luzzati, direttore della Struttura complessa malattie infettive di Asugi, raccomanda a soggetti fragili e anziani: «L’informazione avrà un ruolo determinante, tanto più in una fase in cui le vaccinazioni, dopo l’esperienza pandemica, sono meno apprezzate dalla popolazione».
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