Svolta rosa per Arriva Udine, sempre più donne al volante dei bus
C’è Marta che guida lo scuolabus delle medie e delle elementari, poi ci sono Paola e Michela che prestano servizio, spesso fin dalle 5 del mattino, sulle linee extraurbane tra le 29 autiste che lavorano per Arriva Udine, la società che gestisce il trasporto pubblico in provincia di Udine e che quest’anno ha conseguito la Certificazione per la parità di genere, prevista dal Pnrr per incentivare le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre il divario di genere.
Fino a pochi anni fa erano mosche bianche le donne che guidavano le corriere. Mentre adesso il loro numero sta aumentando sensibilmente. Oggi le autiste di Arriva rappresentano il 6% del totale dei conducenti, che sono in tutto 429. Delle trenta assunzioni effettuate quest’anno, sei hanno riguardato donne (il 20%).
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Insomma, una mestiere che tradizionalmente veniva svolto perlopiù da uomini, sta diventando sempre più un’opportunità anche per le donne, come spiega Marta Nawiesniak, originaria della Polonia e residente a Basiliano: «Prima ero impiegata nel settore delle pulizie ed era un lavoro molto faticoso – racconta –, mentre adesso mi sento “una signora”. Alla soglia dei cinquant’anni mi sono rimessa in gioco: ho conseguito la patente D e gli altri titoli necessari, anche grazie all’importante contributo economico della Regione. Così ho cominciato a fare questo mestiere di cui sono davvero contenta, tanto che lo consiglio anche ad altre persone. Adesso presto servizio sugli scuolabus nella zona di Majano e vedere ogni giorno i bambini rende tutto ancora più bello».
Paola Codutti, anche grazie all’esperienza maturata in oltre 13 anni, è un prezioso jolly per l’azienda: «Lavoro – spiega – nel gruppo pronto a coprire qualsiasi tratta, a seconda delle necessità, in particolare per sostituire i colleghi in ferie o in malattia. Ho cominciato con il servizio scolastico. Successivamente ho svolto anche il servizio urbano».
«Da vent’anni faccio questo lavoro, prima nella Saf e poi, da otto anni, in Arriva – è la storia di Michela Castellan –; svolgono un servizio giornaliero nella zona dove abito e così riesco a conciliare “casa e lavoro”».
Martedì 17 settembre, in piazza Libertà, i vertici di Arriva Udine hanno voluto presentare l’importante Certificazione (conseguita già lo scorso aprile) nei giorni dedicati alla mobilità sostenibile.
Ha preso la parola l’amministratore delegato Diego Regazzo che, dopo aver ringraziato il direttore regionale del Dipartimento infrastrutture e territorio Magda Uliana, gli assessori comunali Ivano Marchiol e Arianna Facchin e la vicepresidente di Arriva Udine, Daniela Perissutti, ha spiegato: «Abbiamo voluto collegare al traguardo della Certificazione il tema della sostenibilità, non solo energetica, ma anche sociale che è uno dei nostri obiettivi fondamentali. Ora la parità di genere è realmente al centro delle decisioni e delle strategie aziendali». «Il settore del trasporto pubblico ha a che fare con i temi dell’accessibilità, della libertà e dell’autonomia – ha sottolineato l’assessore Facchin – e, di conseguenza, con i temi dell’inclusione sociale e lavorativa delle persone. Quindi favorire un cambiamento culturale nelle aziende e tra i fruitori dei servizi non può che avere ricadute positive a 360 gradi».