Picchiò la moglie inferma, il pm chiede il processo per omicidio aggravato
È stata fissata per il 13 gennaio 2025 davanti al giudice Rodolfo Piccin l’udienza preliminare che definirà la sorte di Severino Sist, l’anziano di 76 anni, accusato di omicidio volontario pluriaggravato della moglie Laura Pin, trovata morta nel suo letto dalle operatrici sociosanitarie il 28 giugno 2023.
L’uomo è difeso dagli avvocati Alessandro Magaraci e Antonino Di Pietro.
Il pm Andrea Del Missier, dopo aver chiuso le indagini, nei confronti dell’anziano ha richiesto il rinvio a giudizio per l’omicidio volontario pluriaggravato della moglie, contestando le aggravanti di aver commesso il fatto contro il coniuge e averlo fatto approfittando delle sue condizioni fragili, dal momento che diverse patologie pregresse avevano costretto la moglie a letto, impossibilitata anche a difendersi. Contestata anche la recidiva.
Nel 2019, infatti, l’indagato aveva patteggiato 14 mesi per maltrattamenti alla moglie, con pena sospesa. L’indagine era partita il 28 giugno 2023 dopo la segnalazione del medico di base, chiamato in causa quel giorno per constatare il decesso della donna. Poche ore prima, intorno alle 10. 45, le operatrici socio sanitarie che assistevano l’anziana, erano entrate nell’abitazione.
Dalla cucina, Sist aveva detto che la moglie era caduta dal letto e dalla sera prima non rispondeva più. L’autopsia, invece, ha ricondotto la morte di Laura Pin a una vasta emorragia intracranica provocata dai traumi subiti.
Secondo l’accusa, infatti, l’uomo l’avrebbe picchiata a morte, colpendola più volte in testa e al volto, sia a mani nude che con oggetti contundenti fino a provocarne il decesso. Lesioni fatali per le quali ora Sist è chiamato a rispondere in aula.
Dopo il fermo, a cui erano seguiti gli arresti domiciliari, l’uomo era stato rimesso in libertà dai giudici del Tribunale del riesame di Trieste perché erano venute meno le esigenze cautelari, ma avevano riconosciuto i gravi indizi di colpevolezza nei suoi confronti.
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