Volevano “okkupare” anche la Ue. Salis, Marino e Lucano contro Fitto: è nato il partito anti-Italia
Una doccia fredda,
per la sinistra italiana ed europea, la nomina di Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva della Commissione Ue, al punto da scatenare una vera e propria rivolta, soprattutto tra gli europarlamentari italiali eletti nelle fila di Avs. Nomi noti, come Ilaria Salis, come Mimmo Lucano, come Ignazio Marino, sono pronti a fare le barricate a Bruxelles e Strasburgo contro il rappresentante del governo italiano.
E contro lo spostamento a destra dell’asse esecutivo di Ursula Von der Leyen.
La Salis in prima fila contro la nomina di Fitto
Subito dopo l’ufficializzazione del nome di Fitto,
è partita l’offensiva anti-italiana della sinistra che ama “okkupare”, case e poltrone, anche in Europa, capeggiata da Ilaria Salis, Mimmo Lucano e Ignazio sottomarino Marino: “In attesa dell’esame che faremo nelle sedi istituzionali delle singole candidature e dell’intero collegio di Commissari, riteniamo del tutto inaccettabile l’attribuzione di incarichi di particolare rilievo a rappresentanti di governi sovranisti che ostacolano ogni progetto di integrazione europea e sono subalterni a logiche di guerre e corse agli armamenti”, è la nota data alla stampa dagli europarlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra. “
Gli stessi governi sovranisti – aggiungono – che in diverse paesi dell’Unione violano sistematicamente i diritti anziché sostenere i lavoratori e le fasce vulnerabili, mortificando le libertà, lo stato di diritto e l’indipendenza dell’informazione così come l’autonomia della magistratura. In particolare appare del tutto inaccettabile l’attribuzione di un incarico non soltanto di Vice Presidente esecutivo ma anche di deleghe su fondi Pnrr e coesione sociale ad un Ministro che in Italia ha gestito in modo del tutto inadeguato i fondi del Pnrr e ha sostenuto l’autonomia differenziata che nega ogni principio di coesione sociale
della quale dovrebbe occuparsi come Comissario per tutti i paesi dell’Unione”.
L’appello di Giorgia Meloni alla sinistra
E Giorgia Meloni? Che ne pensa? Ieri ha lanciato un appello preciso. Da Raffaele Fitto “mi aspetto che ci si sappia muovere come fanno le nazioni serie e quindi diciamo al di là di quelli che sono le nostre giuste contrapposizioni interne, quando ci si muove fuori dai confini nazionali ci si muove facendo prevalere l’interesse nazionale all’interesse dei partiti”, ha detto la presidente del Consiglio. “Non credo” che ci possano essere ‘sgambetti’, ha detto, perché “se io devo guardare alla competenza, alla serietà di Raffaele Fitto, che è una persona stimata a 360 gradi anche in Europa, non ho dubbi che superi l’esame della Commissione. Poi le altre dinamiche sono politiche. E lì chiaramente tutto diventa più complesso. Dipende da noi, dipende da quanto l’Italia riesce a muoversi compatta, perché noi dobbiamo ricordare che Raffaele Fitto non è il commissario di Fratelli d’Italia, il commissario del governo, è il commissario italiano. E poiché le forze politiche tutte hanno una loro influenza in Europa, in Europa fa la differenza la nostra compattezza”.
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