Quindicenne aggredito in centro a Vigevano, riesplode il caso sicurezza
VIGEVANO. Il caso dell’aggressione di sabato scorso finirà in Prefettura. Un passo concreto da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Ceffa, che oggi porterà sui tavoli di piazza Guicciardi a Pavia, in occasione di un nuovo tavolo tecnico sulla sicurezza, l’episodio di sabato, quando un 15enne è stato aggredito da una decina di altri ragazzi vicino all’uscita del parcheggio Conad in via Buozzi. Non è il primo caso di giovani che si fronteggiano in quella zona del centro approfittando del fatto che, lì, dopo le 23, i lampioni vengono spenti.
«Non posso che essere indignato per l'accaduto – dice Marco Cividati, capogruppo Lega in consiglio comunale –. È una piaga che oramai sta colpendo, indistintamente, tutte le città. Il mio ringraziamento va a tutte le forze dell'ordine che si adoperano nel cercare di arginare questo fenomeno. Mi auguro che nessuno, di altre forze politiche, faccia demagogia su questi tristi episodi».
Le critiche dell’opposizione
Per l’opposizione però servono risposte concrete. «L'ordine pubblico è competenza del prefetto (Francesca De Carlini, ndr) – critica Luca Bellazzi, del Polo Laico –, se non è in grado di mantenerlo perché il Ministero non gli dà i mezzi, allora si deve dimettere. Se invece il prefetto ha i mezzi e non riesce a mantenere l'ordine pubblico, allora si deve dimettere. La polizia locale può sicuramente avere una funzione di contrasto durante le ore diurne, ma in realtà rimane il problema della notte. Credo che se il Governo di destra, quello che dovrebbe garantire la sicurezza a tutti i cittadini, non è in grado di fornire alla provincia di Pavia un numero adeguato di agenti e mezzi che possano servire a mantenere la tranquillità sociale, il prefetto deve farlo notare al Ministero, in mancanza di risposte il prefetto si deve dimettere».
«Abbiamo un sindaco – aggiunge Alessio Bertucci, del Partito Democratico - che ha sventolato per anni la bandierina della sicurezza e ha vinto le elezioni anche grazie a questi proclami. Ci ritroviamo con un centro “terra delle bande” e le periferie nel degrado più assoluto, la commissione sicurezza non è mai stata convocata fino ad oggi e tutte le volte che abbiamo sollevato la questione è stato evidente il rimpallo di responsabilità. La percezione dei vigevanesi è di una città non sicura né per i giovani né per gli anziani: che soluzioni intende dare l'amministrazione? Per ora hanno dimostrato di avere solo spot».
«Occorre sempre l'intervento delle forze dell'ordine – interviene Giuseppe Squillaci, di Forza Italia Ppe –, ma occorre anche che l'amministrazione si occupi di incontrare questi ragazzi per approfondire le ragioni di questo disagio e insieme valutare come gestirlo».
Alessandro Rubino, capogruppo di Forza Italia, sottolinea che questo è proprio ciò che si sta cercando di fare. «C’è un disagio sociale diffuso in tante città – spiega Rubino – . Bisogna agire con la prevenzione e con la sorveglianza, in sinergia, perché con la sola repressione non arriviamo al risultato. Su questo un si sta già facendo un lavoro profondo: il risultato si vedrà in tempi più lunghi, ma credo sia l’unica strada».
Selvaggia Bovani