Malore al lavoro, Debora muore tre giorni dopo: «Era una forza, un riferimento per tutti noi»
Ha accusato un malore nella mattinata di mercoledì 11 settembre, mentre era al lavoro nello studio legale Paviotti ed è mancata sabato 14 settembre, soltanto tre giorni più tardi. Debora Della Ricca se n’è andata all’improvviso lasciando attoniti amici e parenti ma più in generale tutti quelli che la conoscevano. Perché Della Ricca, che aveva 52 anni, era una donna energica e sempre in movimento. Madre di due figlie, lavorava come segretaria senza mai risparmiarsi, tanto da essere considerata un punto di riferimento per tutti. E non solo in ambito lavorativo.
«Su di lei potevi sempre contare – racconta Lucia Grossi che ha condiviso con Debora Della Ricca 14 anni di lavoro fianco a fianco nello studio Sinacori Mete – quando mi ha detto che è mancata non ci credevo. Ancora non me ne capacito, mi sembra impossibile. Debora era una forza. Aveva un carattere molto forte e determinato, era anche testarda a volte, ma se avevi bisogno di qualcosa c’era sempre. Mi mancherà tantissimo. Sul lavoro era precisa e puntigliosa, forse persino troppo e non si fermava veramente mai».
Nonostante il grande impegno sul fronte lavorativo, Debora riusciva a dedicarsi anche alla famiglia. «Non so da dove prendesse tutta quell’energia – ricorda l’avvocato Roberto Paviotti – era sempre allegra e piena di entusiasmo. Sul lavoro non si risparmiava mai ma trovava il tempo anche per le sue figlie e i genitori anziani».
Dopo la riapertura al termine della pausa estiva i colleghi assicurano che Debora stava benissimo come al solito fino a mercoledì quando ha detto di avere dei crampi. Di lì a poco però la situazione è precipitata. La 52enne è stata ricoverata in ospedale dove è poi mancata. La Procura ha anche disposto l’autopsia per capire le cause del decesso. Originaria di Pavia di Udine, si era sposata e da alcuni anni viveva in centro città insieme al nuovo compagno.
«Tra lavoro e impegni familiari – dice ancora l’ex collega e amica Lucia Grossi – non le restava molto tempo libero ma per un periodo sfruttavamo la pausa pranzo per fare ginnastica, questo per dire che non si fermava mai».
A conferma di ciò anche l’intenzione di concludere gli studi in Giurisprudenza. «Le dispiaceva non aver ottenuto la laurea – dicono i colleghi – e quindi spesso studiava per dare qualche esame».
Dopo aver iniziato a lavorare nello studio Giunchi, Della Ricca ha seguito l’avvocato Massimiliano Sinacori quando quest’ultimo ha deciso di aprire un’attività da solo: «Era il nostro punto di riferimento – sottolinea il legale –. Aveva un carattere molto forte, a volte anche spigoloso, ma era estremamente preparata, diligente e schietta, per noi era fondamentale».
I funerali saranno celebrati giovedì 19 settembre, alle 17, nella chiesa di San Giorgio in via Grazzano, partendo dall’ospedale.