L’orso torna a San Vito: apiario distrutto e due orme nel terreno
L’orso sta diventando di casa a San Vito di Arsiè.
È la terza visita nell’arco di una ventina di giorni nella frazione dove alcuni apicoltori tengono i loro apiari. L’obiettivo è sempre il miele e anche la notte scorsa il plantigrado ha fatto centro prendendo di mira uno degli otto alveari presenti.
Stavolta i carabinieri forestali della stazione di Fonzaso hanno anche individuato sul terreno due impronte abbastanza nitide di oltre dieci centimetri che indicano la presenza di un esemplare adulto.
Un lavoro chirurgico quello eseguito dall’orso che si è dimostrato intelligente: dove scopre una fonte sicura di cibo prende cosa gli serve al momento perché sa di poterci tornare successivamente. E nelle tre incursioni compiute a San Vito è stato anche democratico visto che i proprietari delle arnie sono diversi.
L’apicoltore preso di mira ha subito avvertito i carabinieri forestali che ieri all’ora di pranzo sono saliti a San Vito per eseguire il sopralluogo che ha evidenziato queste due orme.
E sono le prime che vengono repertate in queste incursioni fatte nel territorio Feltrino. Naturalmente è stato avvisato anche il sindaco Ivano Faoro, che già la volta scorsa aveva evidenziato un po’ di preoccupazione per queste apparizioni non lontano dall’abitato. Le tre azioni predatorie si sono svolte in un raggio di circa 500 metri, segno che l’orso ha trovato una zona di suo gradimento.
Chi è del posto ha capito l’antifona e si è fatto guardingo.
Andare a funghi o dedicarsi a escursioni nella zona potrebbe riservare un incontro che è meglio evitare. Resta da capire come informare eventuali persone che arrivano da fuori. Il primo cittadino aveva già avuto modo di manifestare la propria perplessità sulla questione.