Calcio: ragazze in posa per la squadra maschile del Robbio, è polemica
ROBBIO. Tre ragazze indossano le nuove maglie della squadra di calcio del Robbio Libertas per invogliare la popolazione del piccolo paese della Lomellina ad andare allo stadio dopo la promozione nella categoria di Eccellenza regionale. L'iniziativa però non piace a tutti. «Chi mostra la nuova maglia? Un trio di gnocche, non i calciatori che la useranno veramente. Provo vergogna per voi. Siete oltre il cliché del bomber e della velina» è il commento di Barbara Sala, conduttrice radiofonica di Vigevano, all'immagine diffusa dal club sui social.
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«Avete presente quando Berlusconi promise un “pullman di tr**e” ai calciatori del Monza se avessero vinto contro le grandi? Da lì è nato il coretto “presidente, portaci a put***e!” che adesso anche i giocatori delle giovanili cantano dopo una vittoria. Una collega mi ha segnalato, con sgomento, che pure nella squadra di suo figlio (società di un paesino tra Milano e Pavia), categoria Giovanissimi (grossomodo tra i 12 e 15 anni) c’è questa abitudine nello spogliatoio, iniziata dal Mister: lei si è lamentata, ma le hanno dato della rompipalle». E prosegue: «Siamo riusciti dopo anni a liberare le ombrelline dal loro ruolo di reggente ombrello per piloti (in minigonna e sui tacchi), sono spariti i calendari di donne nude in voga negli anni 90 negli spogliatoi (e negli uffici), ci siamo quasi rotti delle ragazze immagine in discoteca… ma nel magico mondo del calcio (quasi) tutto sembra essere immutato. Nonostante le campagne di sensibilizzazione. Ma poi, quando li becchi con la marmellata, si affrettano a dirti "collaboriamo con un'associazione contro la violenza di genere". Signori, non vi dico che le menate le donne, rilevo solo come le oggettiviate. Mi spiegate perché nel 2024 per mostrare o "reclamizzare" abbiamo bisogno del corpo delle donne? Soprattutto per prodotti destinati agli uomini?».
Interviene il sindaco Roberto Francese che risponde su Instagram alle critiche per avere a sua volta condiviso il post difendendo la scelta della società dilettantistica e commenta all'Agi la vicenda: «La squadra vuole avvicinare i tifosi e ha usato queste ragazze robbiesi che sono di bella presenza e influenti, non nel senso di influencer ma che hanno tanti follower, e possono quindi raggiungere più persone in una piccola città come la nostra. Non ci vedo nulla di sessista». E, rispondendo alle obiezioni, il club ribatte che il Robbio Libertas sostiene l'Associazione Libere Sinergie contro le discriminazioni di ogni genere e auspica che l'immagine delle ragazze possa contribuire alla formazione di una squadra femminile.