Il Verdi di Gorizia apre la stagione con Balance of Power della Parsons Dance
Un solo spettacolo era stato annunciato, quello del primo e del 2 marzo: “Slava’s Snowshow” che sarà anche “Evento speciale Go!2025”. Per il resto, si poteva immaginare una stagione ad alto tasso di internazionalità, alla luce di Go!2025, ma di più non si sapeva. Il cartellone del Verdi di Gorizia è stato annunciato mercoledì negli spazi del massimo teatro cittadino. E proprio internazionale vuol essere la sua apertura, fissata per il 5 novembre con la Parsons Dance impegnata in “Balance of Power”.
La sezione Musica e Balletto si compone poi di altre cinque serate: i trenta elementi del Benedict Gospel Choir il 18 dicembre, “Alles walzer” con la compagnia di Daniele Cipriani e le coreografie di Renato Zanella l’11 gennaio, la Beijing Academy Chinese in “Brezza di primavera” il 6 marzo, il quartetto cameristico Salut Salon il 21 dello stesso mese e il 6 maggio “Talk radio-Jazz e libertà nella Gorizia del 1945”, collaborazione con l’Accademia Naonis e Mittelfest su testi di Angelo Floramo: la direzione è di Valter Sivilotti e la voce recitante di Alessio Boni, senza dimenticare la partecipazione di musicisti quali Glauco Venier, Mirko Cisilino e Alfonso Deidda.
Come sempre, però, è la sezione Prosa a farla da padrone, con otto titoli equamente divisi tra classico e contemporaneo. Al primo filone appartengono “Molto rumore per nulla” con la regia di Veronica Cruciani e con, sul palco, Lodo Guenzi e Sara Putignano. Lo si potrà applaudire il 12 novembre, mentre per il 16 gennaio è in programma “La grande magia” di Eduardo, regista Gabriele Russo, Natalino Balasso protagonista.
Completano il quadro l’11 febbraio “Il fu Mattia Pascal” con Geppy Gleijeses (Marco Tullio Giordana regista) e l’8 aprile “Sior Todero brontolon” con Franco Branciaroli (regista Paolo Valerio). Del contemporaneo, invece, fa parte “Il calamaro gigante” che, tratto dal romanzo di Fabio Genovesi, è fissato per il 27 novembre; la regia è di Carlo Sciaccaluga, protagonisti Angela Finocchiaro e Bruno Stori. Poi, però, per il 14 dicembre è atteso “Natale e Franz show” con Ale e Franz, come il nome dell’appuntamento lascia intuire. E, ancora, “Gente di facili costumi” con Flavio Insinna e Giulia Fiume è previsto per il 30 gennaio: la regia si deve a Luca Manfredi, il testo a suo padre Nino e a Nino Marino.
Poi, per il 13 marzo ci sarà “Ti sposo ma non troppo” con Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta, anche autore di testo e regia.
Quindi, la sezione Eventi si divide in “Concerti” e “Musical”. Nei primi sono inseriti l’esibizione di Irene Grandi del 2 dicembre (“Fiera di me”) e quella del 12 aprile con Pablo Reyes, tra i fondatori dei Gipsy Kings: “35 anos Bamboleo!”. Nei secondi, invece, c’è il 18 e 19 febbraio “Saranno famosi. Fame–Il musical” per la regia di Luciano Cannito (sul palco, tra i tanti, Barbara Cola, Garrison Rochelle e Lorenza Mario), oltre a “Cats” il primo e il 2 aprile con la regia di Massimo Romeo Piparo e un’orchestra dal vivo.
Non è tutto. Anche la sezione “Verdi racconta” è riconfermata: Stefano Massini il 25 gennaio porterà “L’alfabeto delle emozioni” scritto da lui e il 26 febbraio toccherà a Lella Costa con “Otello, di precise parole si vive” su regia di Gabriele Vacis, autore anche, assieme all’attrice, della drammaturgia. “L’inferiorità mentale della donna” è poi un lavoro di Giovanna Gra, ispirato all’omonimo trattato di Möbius che approderà il 25 marzo con Veronica Pivetti e Anselmo Luisi. La regia è firmata proprio da Giovanna Gra assieme al direttore artistico del Verdi, Walter Mramor: è stato lui a presentare ieri la stagione con il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, il locale assessore alla Cultura Fabrizio Oreti, il presidente della Fondazione Carigo Alberto Bergamin, la dirigente comunale Mariapia Zampa.
Chiude “Verdi racconta” il 4 aprile “Fra’ – San Francesco, la superstar del Medioevo” di e con Giovanni Scifoni, regia di Francesco Ferdinando Brandi.
In cartellone anche tre date di “Verdi Young”, una di “Verdi matinée” e, fuori abbonamento il 9 febbraio, “Carmina balcanica”, canzoni e poesie di autori dei Balcani e del Friuli con Valter Sivilotti sul podio e Monica Mosolo voce recitante. —
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