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Октябрь
2024

Udine, banner pubblicitari di Alig e Ein Prosit: i vigili li autorizzano nella stessa piazza

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Alig e Ein Prosit si contendono la piazza a suon di banner pubblicitari. Entrambe le manifestazioni hanno ricevuto dalla polizia locale il permesso per posizionare i loro totem in piazza San Giacomo.

Peccato che le date si sovrappongano e gli spazi siano troppo stretti per ospitare contemporaneamente sia i trenta pannelli della Fiera del Lavoro, prevista al Teatro Giovanni da Udine il 25 e il 26 ottobre, sia le strutture con i volti e i nomi dei 90 chef stellati invitati alla grande kermesse enogastronomica, in programma in città dal 16 al 20 ottobre.

Quale delle due manifestazioni potrà conservare le sue strutture pubblicitarie nella cornice di piazza San Giacomo è ancora un mistero: dal Comune fanno filtrare come «questo tipo di permessi vengano concessi direttamente dagli uffici dei vigili e la sovrapposizione non è, ovviamente, voluta». Una svista, insomma, che si potrebbe risolvere, immagina l’amministrazione, spostando gli chef in via Mercatovecchio e lasciando i totem di Alig in piazza San Giacomo, dove si trovano da ieri mattina.

Anche perché, date le dimensioni della piazza, è difficile immaginare la compresenza dei banner pubblicitari di entrambe le manifestazioni, come invece avrebbe proposto Marco Sartor, presidente della Fiera del lavoro. È proprio lui a sollevare il problema: «Per la ventesima edizione di Alig abbiamo chiesto a Emporio Adv di realizzare i totem con le 85 aziende protagoniste della Fiera», spiega.

«Prima, però, abbiamo chiesto l’autorizzazione al Comune, che l’ha deliberata in agosto, dopo aver visto anche la ricostruzione in 3D di come immaginavamo il risultato finale»: fin qui, tutto bene. «Ieri mattina, però, proprio mentre venivano posizionati i banner, un organizzatore di Ein Prosit è passato da piazza San Giacomo e ha fatto notare la sovrapposizione», continua Sartor.

«Ricevuta questa rimostranza, abbiamo chiamato il Comune per chiedere informazioni e una referente amministrativa ci ha detto che avremmo dovuto rimuovere i nostri totem quanto prima, perché la piazza avrebbe dovuto ospitare quelli di Ein Prosit». Il motivo? «La rassegna enogastronomica avrebbe una sorta di “prelazione” sullo spazio perché in passato lo avrebbe già occupato con strutture pubblicitarie», dice Sartor. «A parte il fatto che abbiamo versato una cifra pari a circa 200 euro per porre i nostri banner in piazza, sono dispiaciuto per l’avvenimento.

Se si è trattato di un errore umano di tipo amministrativo – come credo – perché non chiedere semplicemente scusa? E soprattutto perché dare la precedenza a Ein Prosit?» lamenta Sartor, sottolineando l’importanza della Fiera del lavoro, nata per far incontrare i giovani con le imprese: «Occasione di crescita per l’economia del territorio tanto quanto la rassegna enogastronomica», chiarisce il presidente di Alig.

Intanto Claudio Tognoni, direttore del Consorzio di promozione turistica del Tarvisiano e organizzatore di Ein Prosit, interpellato sul tema, dice di aver ottenuto il permesso per occupare piazza San Giacomo lo scorso febbraio e derubrica il tema a «poco rilevante», sostenendo che «non c’è alcun problema, si troverà un accordo per mantenere esposti i banner di entrambe le rassegne».

Le proposte sono sul tavolo, ma la soluzione della querelle ancora non c’è.

© RIPRODUZIONE RISERVATA




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