Open arms, Bongiorno: “Salvini va assolto, pagine nere dalla Ong”. A Palermo anche Giorgetti
“Salvini stava combattendo una battaglia, ma non certo contro i migranti che voleva fare sbarcare, la Guardia costiera si era messa in ginocchio consentendo lo sbarco qualcora Open arms avesse inviato moduli che attestassero la condizione di disagio. Quella battaglia era contro chi ignorava le indicazioni dello Stato e chi ritiene che esista il diritto di bighellonare per due settimane in mare, rifiutando le possibilità di aiuto e le opportunità di sbarco”. La richiesta di assoluzione, formulata dall’avvocato Giulia Bongiorno, legale di Matteo Salvini, ha concluso un’arringa forte e appassionata al processo Open Arms. Un’arringa che ha fatto riferimento a “pagine nere” scritte dalle Ong. C’erano anche tanti legisti, parlamentari, ministri e militanti, stamattina, a sostenere il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini, arrivato a Palermo insieme all’avvocato Giulia Bongiorno, per l’udienza decisiva del processo Open arms nell’aula bunker della capitale siciliana. Salvini è imputato per aver evitato lo sbarco di 147 migranti clandestini nel 2019: le accuse riguardano il rifiuto d’atti d’ufficio e il sequestro di persona. Il leader del Carroccio, prima del suo arriva, aveva esposto su X le convinzioni positive sulla vicenda giudiziaria: “Qui aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. A testa alta, senza paura, per l’Italia e gli italiani”.
L’arringa di Giulia Buongiorno: “Chiedo l’assoluzione per lui”
Parole nette e categoriche, quelle pronunciate da Giulia Bongiorno:” Chiedo l’assoluzione perché il fatto non sussiste. Salvini combatteva una battaglia ma non contro i migranti”. Poi il retroscena inquietante. “Il 20 agosto si sente Open arms festeggiare. Ci si chiede se erano felici perché sono sbarcati i migranti a bordo. Invece no. Si sente una voce dire che erano felici perché ‘è caduto Salvini'”, fa notare l’avvocato della difesa citando le parole di uno dei soggetto costituitosi parte civile nel processo, Oscar Camps. Sul versante delle prove Bongiorno ha parlato di “un video girato proprio quel 20 agosto”.
La solidarietà dei parlamentari leghisti, Romeo: “Salvini merita una medaglia”
La vicenda giudiziaria di Matteo Salvini ha coinvolto personalmente anche molti parlamentari leghisti. A partire da Massimo Romeo, capogruppo della Lega al Senato, accorso a Palermo. “Salvini dovrebbe meritare una medaglia per quello che ha fatto”. C’era anche il ministro Roberto Calderoli: “Sono convinto che la difesa dei confini sia sacra e un dovere e per me Salvini dovrebbe essere premiato, non punito, peggio ancora condannato”. Parole dure anche dal sottosegretario di Stato Alessandro Morelli: “Ha difeso i confini del Paese dall’invasione clandestina e dal traffico di uomini. Salvini è a processo a causa della sinistra, che politicamente lo ha voluto mandare a processo, e a causa dei Palamara boys che stanno perseguendo l’obiettivo”.
Open arms, Giorgetti su Salvini : “Qui perché sono della Lega come lui”
Tra i big leghisti, anche il titolare del Mef. “Sono qui primo perché ero al governo con lui in quel momento e secondo perché sono della Lega come lui”, ha dichiarato il Ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti. La sua è la voce di chi non ha nulla da rimpiangere nelle proprie convinzioni. Lo stesso vale per tutti gli esponenti che oggi hanno preso parte alla manifestazione della Lega in onore di Matteo Salvini. Nessuna divisione, le parole di Giancarlo Giorgetti sembrano confermare la compattezza della Lega.
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