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Октябрь
2024

ATP Stoccolma: Wawrinka senza età, Rublev si arrende in due tie-break. Semifinale N.64 in carriera

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 [WC] S. Wawrinka b. [1] A. Rublev 7-6(5) 7-6(5)

Stan Wawrinka prosegue nel suo inatteso ed emozionante percorso al BNP Paribas Nordic Open in scena a Stoccolma. Il trentanovenne campione elvetico, già numero tre del ranking ma sceso oltre il duecentesimo posto, raggiunge la semifinale del torneo eliminando Andrey Rublev, prima testa di serie e numero sette del ranking.

Lo svizzero imposta il match sapendo bene come avrebbe voluto farlo il suo titolato rivale, e pizzica costantemente il lato sinistro del campo avverso, costringendo il russo sulla diagonale meno amata con colpi di diversa angolazione, acuendo l’angolo d’impatto per costringere Andrey al recupero ad una mano per poi cercare la stoccata in lungolinea.

Rublev soffre l’impotenza di questi frangenti ma sa controllarsi, quasi sempre, affidandosi alla battuta per rimanere vicino al rivale nel punteggio. Nel primo tie-break gli sono però fatali alcuni errori proprio con il dritto; nel secondo rischia il crollo ma regge e giunge al tie-break meglio di come non arrivi lo svizzero, ma di nuovo non riesce a contenere i guizzi dello spadaccino di Losanna, conscio di dover chiudere in due set per non andare in apnea nell’eventuale partita decisiva.

Per Wawrinka c’è ora Tommy Paul e soprattutto la semifinale numero 64 della sua carriera, l’occasione per pareggiare il bilancio attuale di 31 vinte e 32 perse. Inoltre c’è un dato curioso e da non dire subito a Rublo: Wawrinka è il secondo tennista più anziano a battere un top ten in questo secolo. Il più vecchio è Feliciano Lopez, vincitore a quarant’anni in Coppa Davis nel 2021 ai danni di… Rublev.

Primo set: grande equilibrio, gli errori di Rublev danno a Wawrinka il tie-break

Entrambi giganteggiano con il servizio e i game scorrono piuttosto rapidamente; solo nell’ottavo gioco lo svizzero si deve adoperare per annullare due palle-break. Per il resto Stan si impegna a non lasciare spazio al dritto poderoso del rivale cercandolo spesso con il rovescio in diagonale, veloce al punto da rendere impossibile al moscovita l’aggiramento della pallina per il colpo da sinistra verso destra.

Il campione elvetico sceglie di non rompere il ritmo con la ricerca della discesa a rete, se non in quattro occasioni, ma piuttosto di cercare le righe per tenere il rivale in movimento senza concedergli palle facili. Rublev non è a suo agio, non avendo risorse per sabotare gli schemi dello svizzero, ma sa farsi valere bene con la battuta e rimane agganciato all’avversario fino al dodicesimo gioco, che annuncia il tie-break.

Il russo parte bene appunto con il servizio e incassa il 2-1 con un doppio errore di Wawrinka; Andrey rende subito il minibreak entrando con il dritto lungolinea su una pallina forse troppo bassa per un gesto così aggressivo. Stan si prende anche il secondo turno di battuta del rivale proprio insistendo sulla diagonale del rovescio e causando l’errore dell’avversario con il colpo slice in contenimento.

Rublev comincia a dare segni di nervosismo e Wawrinka si porta sul 6-1 con il servizio ma anche con una risposta di dritto lungolinea disarmante. Vistosi perduto, il favorito numero uno della manifestazione serve un ace e incassa un paio di errori di dritto dell’elvetico; Rublev serve sul 5-6 ma deve arrendersi quando, per sottrarsi al palleggio del rivale cerca un colpo parallelo al corridoio per uscire dalla diagonale per lui spinosa, ma così facendo invade il corridoio. Cinquantacinque minuti, 21 colpi vincenti e 17 errori non forzati per Stan, 13 e 13 per Andrey.

Secondo set: Wawrinka è stanco ma arriva ugualmente al tie-break e trionfa

Wawrinka seguita a non dare al rivale il ritmo e gli spazi di cui necessita per rendere come vorrebbe; Rublev è contrariato e nel secondo game va incontro ad alcuni errori che ne amplificano la frustrazione. Il russo è furente e subisce improvvisamente un break a zero.

La reazione di Andrey è ammirevole e culmina nell’immediato controbreak; Wawrinka prosegue comunque nella sua azione, manca due altre palle-break e col passare dei giochi la sua spinta comincia ad affievolirsi. Per Rublev ci sono occasioni più numerose per affermare i propri schemi e il russo riesce ad arrivare finalmente a una nuova chance per togliere il servizio all’uomo di Losanna: il veterano tre volte campione-Slam, che incomincia a giungere in ritardo su alcuni allunghi, sventa però la minaccia e sale 6-5, che diventa poco dopo 6-6.

Stan è già sul 2-0 nel tie-break ma un rovescio in manovra gli casca in corridoio e al cambio di campo regna l’equilibrio del 3-3. È ancora il dritto a tradire il Andrey, ma Wawrinka manca una volée di rovescio piuttosto facile e l’ace del russo sigla il 5-5. Di nuovo però Rublev non trova il campo con il dritto e questa volta Stan non perdona, firmando la vittoria con il segno di Zorro, un rovescio lungolinea a mo’ di saetta che il moscovita tocca appena.

[4] T. Paul b. M. Kecmanovic 7-6(9) 6-2

Tommy Paul supera in due set Miomir Kecmanovic ma deve sudare per oltre un’ora per raffreddare la vena del serbo, che conquista il vantaggio di un break e soprattutto si gioca un setpoint nel tredicesimo game del primo set. Il tennista serbo affronta senza timore il più quotato avversario e ingaggia una sfida a chi tira più forte, sorprendendo in più di un’occasione lo statunitense, come quando gli strappa la battuta nel terzo game con uno schiaffo al volo di dritto a coronamento di uno scambio condotto in progressione.

Paul ritrova l’equilibrio nel sesto gioco ma per convertire la palla-break deve spostare il rivale più volte, concludendo con una volée alta di rovescio.

Si arriva al tie-break e l’uomo del New Jersey è già sul 2-0 con un prodigioso passante di rovescio lungolinea in corsa; Kecmanovic ricuce il distacco ma deve fronteggiare un setpoint sul 5-6, situazione che risolve con il coraggio che serve a indirizzare bene uno sventaglio di dritto a rientrare. Dopo altre due palle-set cancellate ne ha una anche lui ma Paul utilizza bene la battuta; a Tommy sfuggono altre due chance, ma sul 10-9 il dritto incrociato del suo rivale entra in corridoio e fa scendere il sipario sul set.

In realtà anche l’intero match cambia completamente direzione, al punto che Paul può giocarsi due matchpoint sul 5-0; Kecmanovic scende dallo scintillante livello di gioco della prima ora e riesce a rimediare nel finale due giochi che rendono solo un po’ meno amaro il finale.




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