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Ноябрь
2024

Borgarello, il cibo delle scuole non consumato va alle mense dei poveri

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BORGARELLO. Finiscono sulle tavole delle persone in condizioni di disagio economico i pasti che non sono consumati nelle mense scolastiche. Pietanze intatte e conservate secondo precisi criteri igienico-sanitari che vengono destinate a chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese, a chi non ha un lavoro, a chi lotta contro la povertà. Passano anche da qui la solidarietà verso chi è in difficoltà e la lotta allo spreco di cibo.

Un progetto, partito da Borgarello, che si è esteso a Giussago e Vellezzo Bellini e che ha visto il coinvolgimento dell’Istituto comprensivo di Certosa, della Cooperativa sociale Rosa dei Venti, che gestisce il servizio di ristorazione scolastica, e della Casa del Giovane. Reso possibile grazie a cinque volontari che ogni giorno prelevano le eccedenze alimentari dalle scuole materne ed elementari dei tre Comuni e le portano alla Casa del giovane in contenitori sigillati. Una volta arrivati in via Lomonaco si procede alla distribuzione nelle mense cittadine. In media vengono quotidianamente recuperati una cinquantina di pasti.

«Il nostro obiettivo – spiega la sindaca di Borgarello, Alberta Samuele – è quello di ridurre lo spreco alimentare. Il cibo non consumato finirebbe infatti tra i rifiuti. Viene invece destinato a persone che si trovano in situazioni di disagio economico. Si tratta di un progetto che ha uno scopo di solidarietà sociale, educa alla cultura del dono e al consumo consapevole. Ma che punta anche alla tutela dell’ambiente».

Dopo una prima sperimentazione avvenuta la scorsa primavera, il progetto è ripartito quest’anno scolastico coinvolgendo non solo i 160 bambini che frequentano la scuola d’infanzia e la primaria di Borgarello, ma anche i piccoli studenti di Giussago e Vellezzo. «Si è innescato un circuito virtuoso che sta avendo effetti molto positivi – sottolinea Samuele -. Si educano i ragazzi a non sprecare buttare cibo in eccesso e rimasto intatto. Siamo felici che anche le amministrazioni comunali di Giussago e Vellezzo Bellini abbiano aderito al progetto».

Fondamentale l’apporto dei cinque volontari che, a turno, si recano nel centro cottura di Borgarello per recuperare le pietanze avanzate. È in questo centro di via Corbellini che le cuoche della cooperativa sociale Rosa dei Venti preparano i pasti. Terminata la distribuzione agli alunni, le eccedenze vengono collocate in contenitori ermetici, pronte per il trasporto, che avviene tra le 13,30 e le 14,30, alla Casa del Giovane. “La coordinatrice della Casa Roberta Borlini, in collaborazione con la Caritas diocesana, organizza la consegna nelle strutture cittadine – spiega la sindaca -. I volontari sono cinque, uno per ogni giorno della settimana, in modo che non vengano caricati di un impegno eccessivo. E poi ci sono tre sostituti. Ed è grazie alla disponibilità di questi residenti che il progetto si è potuto realizzare».




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