Troppi mici randagi, l’allarme di Oipa : «Serve al più presto un gattile»
«Chiediamo con urgenza l’istituzione di un gattile: la situazione è disastrosa e noi volontarie da sole non riusciamo più a gestirla». È questo l’appello delle associazioni e dei volontari che ogni giorno si occupano dei gatti randagi, dei cuccioli abbandonati e dei mici in difficoltà. In tutta l’area della provincia di Padova, infatti, manca una struttura che possa ospitare e dare rifugio ai gatti, una sorta di “canile” per felini.
Solo nella stagione in corso, Oipa Padova ha gestito nella Bassa Padovana il “salvataggio” di circa 200 gattini, senza contare il lavoro quotidiano nelle colonie feline, che richiede alle volontarie la distribuzione di cibo, acquistato a loro carico e la segnalazione degli animali da sterilizzare. La loro opera continua anche con il recupero e la presa in cura di cuccioli abbandonati e gatti feriti o che necessitano di assistenza sanitaria.
«La situazione a Padova e provincia è disastrosa, tutto è sulle spalle di noi volontari» spiega Marina di Oipa Padova «Non c’è un gattile comunale in tutta la provincia, mentre in altre città simili per estensione e popolazione c’è, e offre un grande aiuto». Le volontarie si domandano perché vengo istituita una struttura di accoglienza per i gatti in difficoltà: «Potrebbe essere aperto al pubblico per le adozioni, coinvolgendo magari anche anziani e studenti nella sua gestione» continua Oipa «Le istituzioni sono assenti nella gestione dei gatti randagi, un problema davvero enorme e difficile da affrontare.
A Pernumia, ad esempio, ci sono gatti su terreni privati che non possiamo alimentare e stanno morendo di fame. Abbiamo bisogno che chi di competenza ci supporti». L’associazione lancia un allarme: «Il randagismo felino è in aumento, e presto i Comuni si troveranno da soli a dover gestire i felini, perché noi non ce la facciamo più. È necessario agire preventivamente con l’istituzione di un gattile e incentivando le sterilizzazioni, ma queste soluzioni devono essere attuate dagli enti competenti» conclude la volontaria «Come Oipa, ci siamo sempre occupati di queste creature e continueremo a farlo con amore e con le nostre forze, anche economiche, ma abbiamo bisogno dell’aiuto delle istituzioni per l’accoglienza, il recupero, le sterilizzazioni e per tutto quello di cui questi animali hanno bisogno».