Chi era Massimiliano Galletti, ucciso da una granata in Ucraina: resta il giallo sulla sorte di un altro italiano
Non si avranno notizie certe fino a lunedì per il rientro della salma del soccorritore della Protezione Civile di San Benedetto del Tronto Massimiliano Galletti, morto dopo un mese in coma nell’ospedale di Kiev. L’ambasciata ha riferito all’avvocato della famiglia Carla Tiboni che “il ministero della Difesa ucraina dovrà ancora sciogliere le riserve riguardo ad un eventuale autopsia o se dare il nulla osta del rientro della salma in Italia”.
È già stata allertata un’organizzazione di pompe funebri internazionale che si occuperà del trasporto del feretro via terra perché lo spazio aereo è chiuso. Galletti, esperto nella guida di cani molecolari, era in Ucraina come volontario per aiutare i soccorsi a Karkiv dove è stato raggiunto da una scheggia di un Rpg (una sorta di mortaio) che non gli ha dato scampo. Dopo un mese in coma l’uomo è morto.
L’uomo, come anticipa il ‘Resto del Carlino’, non era un foreign fighter, ma si occupava di soccorrere le persone ferite in battaglia. Operava quindi nelle retrovie, ma sarebbe rimasto ferito dalle schegge di un colpo di ‘Rpg’, un lancia granate portatile anti carro. Nello stesso incidente è rimasto ferito anche un altro cittadino italiano, residente in Sardegna, al quale Galletti si era affidato per tornare in Ucraina, che ora sarebbe ricoverato in gravissime condizioni nello stesso ospedale dov’è deceduto il sambenedettese.
Massimiliano Galletti, come riporta un sito locale, era un messo comunale di San Benedetto del Tronto ed era partito per l’Ucraina per offrire il proprio contributo alla popolazione in una zona al confine con la Polonia, nel dicembre dello scorso anno. Aveva chiesto un’aspettativa per motivi umanitari ed al termine di questa è tornato. Questa estate il secondo viaggio verso l’Ucraina. Anche in questo caso ha chiesto una nuova aspettativa, questa volta però per motivi personali. Alla scadenza di questo periodo tuttavia, non si è ripresentato, tanto che l’Amministrazione Comunale stava considerando un richiamo disciplinare. Una fonte del comune ha rivelato ai microfoni Rai che il messo aveva spiegato di aver incontrato difficoltà nel rientrare.
La famiglia però ne aveva nel frattempo denunciato la scomparsa. Da circa un mese infatti, le comunicazioni si erano bruscamente interrotte.
L'articolo Chi era Massimiliano Galletti, ucciso da una granata in Ucraina: resta il giallo sulla sorte di un altro italiano sembra essere il primo su Secolo d'Italia.