Doppia Coppia: Errani/Paolini favorite nel girone? I numeri danno loro ragione

Usciamo dagli schemi tradizionali e classici per questa edizione speciale della rubrica ‘Doppia Coppia’ (qui i link agli episodi precedenti), dedicata in modo particolare alle avversarie di Jasmine Paolini e Sara Errani alle prossime WTA Finals di Riyadh, in programma a partire da sabato 2 novembre. Il sorteggio ha inserito le azzurre nel White Group, insieme a Gabriela Dabrowski/Erin Routliffe, Desirae Krawczyk/Caroline Dolehide e Chan Hao-ching/Veronika Kudermetova, qualificatesi rispettivamente da teste di serie n° 2, 5 e 7 all’appuntamento di fine stagione. In questa puntata extra andiamo a scoprire i risultati conquistati, i precedenti con le nostre portacolori e altre curiosità. Senza dimenticare che era dal 2014 che il Bel Paese non portava un proprio sodalizio (in quel caso erano ‘Sarita’ e Roberta Vinci).

I risultati e le curiosità di Dolehide/Krawczyk

Partendo proprio dagli albori, Sara Errani e Jasmine Paolini scenderanno in campo domenica 3 novembre contro Caroline Dolehide e Desirae Krawczyk. Le due statunitensi giocano insieme da febbraio di questa stagione, eppure ci hanno messo davvero poco tempo a trovare l’alchimia. Al secondo torneo in coppia, infatti, a Doha, sono riuscite subito ad arrivare in finale, salvo poi arrendersi contro Demi Schuurs e Luisa Stefani.

Hanno poi fatto bene tanto al Roland Garros quanto a Wimbledon, dove in entrambi i casi si sono fermate in semifinale, per poi vincere il loro primo torneo a Toronto. Dall’uscita di scena allo US Open sono entrate in un periodo buio in cui non hanno più vinto alcun match. Un solo precedente con le azzurre, in semifinale a Roma, che vide le nostre portacolori vincere agevolmente in 6-1 6-2. Da segnalare anche che la più esperta delle due in stagione ha giocato anche al fianco di Jessica Pegula, disputando la finale a San Diego.

I risultati e le curiosità di Dabrowski/Routliffe

Nessun precedente, invece, con Erin Routliffe e Gabriela Dabrowski, quelle che dovrebbero essere le favorite, classifica alla mano, per vincere il girone. La canadese e la neozelandese hanno avviato la loro partnership ad agosto 2023 e da quel momento hanno giocato 8 finali insieme. Nel corso del 2024 hanno raggiunto l’ultimo atto di un torneo per cinque volte, conquistando però un solo titolo. La loro stagione è cominciata alla grande con la semifinale all’Australian Open, seguita dalla sconfitta in finale a Dubai per mano di Sofia Kenin e Bethanie Mattek-Sands. Un buon adattamento all’erba ha permesso loro di alzare le braccia al cielo a Nottingham e di fermarsi solo in finale a Eastbourne e a Wimbledon. Infine la sconfitta a Toronto proprio contro Caroline Dolehide e Desirae Krawczyk.

Ci sono stati alcuni tornei in cui l’oceanica ha giocato in coppia con un’altra compagna e, nonostante ciò, è riuscita a qualificarsi a due finali. Da una parte è uscita sconfitta a Roma contro Jasmine Paolini e Sara Errani al fianco di Coco Gauff. Dall’altra è arrivato il successo con Asia Muhammad a Cincinnati contro Leylah Fernandez e Yulia Putintseva. Insomma, la nativa di Auckland, che fino al 2017 ha rappresentato il Canada ha dimostrato di essere una delle migliori doppiste in questo 2024.

I risultati e le curiosità di Chan/Kudermetova

Infine arriviamo a Chan Hao-ching e Veronika Kudermetova. La loro collaborazione ha preso il via ad aprile di quest’anno e già al loro secondo torneo hanno conquistato il titolo a Stoccarda, nella prima delle quattro finali disputate. Dopo gli ottavi di finale al Roland Garros hanno perso due ultimi atti consecutivi sull’erba tra Berlino e Bad Homburg, per poi fermarsi di nuovo agli ottavi anche a Wimbledon. Infine si sono spinte fino alla semifinale allo US Open, che ha fatto preludio alla sconfitta in finale a Pechino contro Jasmine Paolini e Sara Errani, unico precedente con le azzurre. A conti fatti potremmo dire che le nostre portacolori sono favorite con tutte e tre le coppie avversarie, ma sarà necessario da parte loro approcciare le WTA Finals con la più alta concentrazione possibile per non ricevere sgradite sorprese.