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Ноябрь
2024

La Camera di commercio vuole il parcheggio smart al PalaEspo di Pavia

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PAVIA. Un parcheggio “smart” che offrirà 227 posti auto pubblici e consentirà di produrre energia elettrica per le esigenze dei negozi del centro di Pavia grazie alla copertura di pensiline fotovoltaiche. È questo il progetto al quale la Camera di commercio di Pavia sta lavorando e che è stato citato, lunedì sera, nel corso della seduta di Consiglio comunale sulle linee del Pgt dal sindaco Michele Lissia. Un parcheggio da realizzare a lato del PalaEspo, nell’area che veniva utilizzata per allestire il Luna Park.

Al lavoro da un anno

«Stiamo lavorando a questo progetto da un anno – spiega Giovanni Merlino, commissario della Camera di commercio – e siamo giunti quasi al termine. Questo progetto, oltre a rendere totalmente “green” il funzionamento del palazzo delle esposizioni, consentirà di creare una Cer, una comunità energetica rinnovabile, che avrà la capacità di generare un mega di energia elettrica per alimentare le imprese commerciali del centro storico».

Ma cos’è una Cer? Si tratta di un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità. In una Cer l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di uno medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia. In questo caso, l’energia elettrica sarebbe prodotta grazie a pannelli fotovoltaici installati sulle pensiline poste a protezione dei posti auto. La superficie sulla quale realizzare il parcheggio è quella che si trova tra il PalaEspo e l’insediamento dei Sinti che confina con l’ex piscina scoperta di viale Resistenza. Si tratta di un’area di 9.500 metri quadrati che all’80% è di proprietà della Camera di commercio e al 20% del Comune. Il Mezzabarba, tuttavia, dovrebbe cedere il proprio terreno in uso gratuito. Enrico Ciabatti, segretario generale della Camera di commercio, aggiunge: «Abbiamo condiviso il progetto di massima con il Comune di Pavia, anche per verificare se il Piano di governo del territorio consenta un insediamento di questo tipo. Vi sono ancora alcuni dettagli da mettere a punto, come la fascia di rispetto dal corso del Naviglio. L’energia consentirà di alimentare le imprese del centro storico anche se, ovviamente, l’investimento andrà ammortizzato».

Un nuovo volto

Se Camera di commercio e Comune riusciranno a concretizzare i rispettivi progetti, quest’angolo di Pavia dovrebbe cambiare decisamente volto rispetto ad ora.

Il parcheggio smart della Camera di commercio, infatti, srebbe confinante con l’area dell’ex piscina scoperta di viale Resistenza, che la nuova amministrazione vorrebbe valorizzare creandovi un parco acquatico. L’insediamento dei sinti - stando a quanto ha dichiarato il sindaco in Consiglio comunale - dovrebbe essere spostato altrove. Per lo meno quello che si trova tra il PalaEspo e la piscina. Nelle immediate vicinanze si trova l’ex Idroscalo che il Comune si accinge ad acquistare dal costruttore Carmine Napolitano e che dovrebbe essere ristrutturato grazie ai soldi regionali del progetto Waterfront. La riqualificazione del Lungoticino, avviata dalla precedente amministrazione comunale, e la vicinanza degli Horti del collegio Borromeo contribuirebbero a migliorare notevolmente il contesto.

La dichiarazione: «Circa 70 sinti andranno spostati». Il sindaco Lissia rompe un tabù

«Esiste un progetto per lo spostamento di una parte del campo sinti». Lo ha detto il sindaco, Michele Lissia, nel corso del Consiglio comunale di lunedì sera. Il riferimento è alle famiglie che vivono tra il PalaExpo e l’area dell’ex piscina scoperta di viale Resistenza. Si tratta di una settantina di persone (sul totale di circa 300 Sinti insediati in piazzale Europa) che, a differenza delle famiglie che vivono a ridosso del Confluente, non hanno abitazioni fisse, ma vivono in roulotte o in casette mobili. L’idea sarebbe quella di spostare queste persone, ma sempre nel contesto dell’area che si va a incuneare tra il corso del Ticino e la foce del Naviglio in zona Confluente. L’ex piscina di viale Resistenza, infatti, dovrebbe essere recuperata con la creazione di un parco acquatico che includerà anche una vasca per il nuoto. La rigenerazione del comparto proseguirà a nord, con l’area sulla quale sorge l’ex gasometro. Gli scheletri metallici delle vecchie strutture per la distribuzione del gas resteranno in piedi in quanto testimonianza di un passato industriale, ma nel terreno intorno agli ex serbatoi dovrebbe essere realizzato un ulteriore parcheggio che avrebbe la funzione di “intercettare” il traffico diretto verso corso Garibaldi e il centro. Questa, almeno, è la prospettazione che il sindaco Lissia ha fatto l’altra sera.




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