Adriatici, mercoledì il verdetto sull’omicidio di piazza Meardi: i tre possibili scenari
VOGHERA. Il giorno del verdetto è arrivato. Massimo Adriatici, ex assessore leghista alla Sicurezza del Comune di Voghera, avvocato ed ex poliziotto, si presenterà oggi per l’ultima volta davanti alla giudice Valentina Nevoso, chiamata a pronunciarsi con una sentenza di condanna, di assoluzione o di modifica del capo di imputazione. Adriatici è accusato di eccesso colposo di legittima difesa per avere esploso il colpo di pistola, con una Beretta calibro 22, che la sera del 21 luglio 2021 uccise in piazza Meardi il 39enne Younes El Boussettaoui. Per questa contestazione il pm Roberto Valli ha chiesto una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione, con le attenuanti.
La richiesta della procura
Per la procura, quindi, Adriatici quella sera sparò con la sua pistola, che deteneva per difesa personale, perché interpretò male il pericolo che correva dopo avere ricevuto da Younes El Boussettaui, un uomo che viveva per strada e con problemi mentali e di tossicodipendenza, uno schiaffo a mano aperta. Per effetto di quello schiaffo, successivo al gesto di mostrare la pistola al 39enne, Adriatici cadde per terra e qualche secondo dopo esplose un colpo. Le fasi precedenti allo sparo (l’incontro tra i due, l’estrazione della pistola dalla tasca, l’aggressione e la caduta) sono state riprese da una telecamera dell’agenzia immobiliare di corso XXVII Marzo, mentre il momento dell’esplosione del colpo di pistola è nascosto dal muro del locale di piazza Meardi, il bar Ligure.
I tre scenari
Il verdetto della giudice potrà oscillare attorno ad almeno tre scenari, che sono poi gli stessi ripercorsi dal pubblico ministero nella sua requisitoria. Nella prima ipotesi (esclusa però dalla procura) Adriatici spara il colpo da terra quando Younes si china come a raccogliere qualcosa: i due sono distanti e questa posizione avvalorerebbe l’ipotesi dell’omicidio volontario, sostenuta dagli avvocati dei familiari di Younes, Debora Piazza e Marco Romagnoli, che hanno infatti chiesto alla giudice di aggravare il capo di imputazione e trasmettere gli atti alla Corte di Assise, competente per il reato di omicidio volontario.
Nel secondo scenario Adriatici spara da terra quando Younes sta per aggredirlo di nuovo: su questa stessa ricostruzione si basano sia l’accusa di eccesso colposo di legittima difesa sostenuta dalla procura, che la legittima difesa piena, sostenuta dagli avvocati difensori Gabriele Pipicelli e Luca Gastini. Infine, un terzo scenario, quello che configurerebbe l’omicidio colposo: Adriatici avrebbe sparato per errore. La giudice dovrà decidere quale, tra questi, è il più convincente alla luce di quanto emerso dal processo.