Veneto, regione di emigranti. In 500 mila iscritti all’Aire
L’unica Italia che cresce è quella degli expat: dal 2020 il Paese ha perso circa 652 mila residenti, mentre si è ingrandita la comunità di chi ha deciso di andare a vivere fuori dai confini nazionali, che arriva oggi a contare oltre sei milioni di persone.
Il Veneto è nel podio, se guardiamo alle regioni con più iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all'estero: sul primo gradino troviamo la Sicilia, con +826 mila iscritti, seguita dalla Lombardia (+641 mila) e appunto dal Veneto (+563 mila).
Sono i dati pubblicati nell’ultimo report della Fondazione Migrantes sugli “Italiani nel Mondo”.
Il rapporto
Se la maggioranza di iscritti all’Aire, il 45,8 per cento, proviene dal Mezzogiorno, ci sono comunque 2,3 milioni di italiani residenti all’estero originari delle regioni del Nord, con entrambi il Nord Est e il Nord Ovest che contano un 19 per cento.
Una tendenza, quella ad emigrare all’estero dalle regioni settentrionali, che si è rafforzata nel 2024. In realtà già nel 2022 il Veneto risultava essere la seconda regione per flussi migratori verso l’estero. Mentre era solo la quarta - dopo Lombardia, Lazio e Sicilia - per numero di rimpatri.
Il dibattito in consiglio regionale
Il tema è arrivato marteì 5 novembre anche in Consiglio regionale, con Elena Ostanel (Veneto Che Vogliamo) che ha denunciato come «l’emorragia di giovani che lasciano la nostra regione non sia una priorità» per la giunta, che non ha accettato gli emendamenti dell’opposizione sui sostegni per coloro che vogliono rientrare. «Siamo la peggiore regione del Nord per emigrazione di under 35», ha poi aggiunto.
In risposta l’assessore al Territorio, Cristiano Corazzari, ha sottolineato come la questione sia talmente importante da dover essere affrontata in modo più organico. In effetti il rapporto della Fondazione Migrantes evidenzia come a espatriare siano in particolare i giovani.
I giovani lasciano il Paese
Nel biennio 2022-23, a livello nazionale, il 55 per cento delle persone che hanno lasciato il Paese ha tra i 20 e i 39 anni.
I principali Paesi di destinazione sono il Regno Unito e la Germania, che accolgono rispettivamente il 15,1% e il 13,3% degli emigrati italiani, seguiti da da Svizzera, Francia, Spagna, Brasile e Stati Uniti d’America.
Migrazioni interne
Non bisogna dimenticare la mobilità interna: su circa due milioni di trasferimenti annuali, tre quarti avvengono tra Comuni italiani. E il Nord Est, sottolinea il report, rimane l’area del Paese più attrattiva, con un tasso migratorio annuo tra il 2022 e il 2023 pari al +2,4 per mille.