Italiani nel mondo, il Friuli Venezia Giulia al primo posto per la percentuale di donne che emigrano all’estero
Cresce il numero di giovani che lasciano il territorio italiano, Friuli Venezia Giulia compreso, per andare a risiedere all’estero ed è in ripresa anche la mobilità degli anziani, dopo il periodo di incertezza legato alla pandemia. E nel trend migratorio che interessa la nostra regione risalta un dato significativo: il Fvg è al primo posto per quanto riguarda la percentuale di donne che emigrano all’estero.
Il rapporto MIgrantes
È il quadro che emerge dal rapporto “Italiani nel mondo” della Fondazione Migrantes. Dal 2020 il numero di cittadini italiani residenti all’estero è cresciuto dell’11,8% e, dal 2006, addirittura del 97,5%. Oggi è una popolazione composta da oltre 6 milioni 134 mila persone.
E gli iscritti all’Aire partiti dal Fvg hanno ormai superato quota 200 mila: si è arrivati a 204.401, di cui 102.323 donne e 102.078 uomini. È la Sicilia la regione con la comunità di iscritti all’Aire più numerosa (826 mila residenti), seguita dalla Lombardia (641 mila) e dal Veneto (563 mila).
L’impatto del fenomeno migratorio in uscita in Friuli Venezia Giulia si conferma significativo, soprattutto in proporzione al volume demografico.
Tanto per fare un raffronto, Toscana e Friuli Venezia Giulia contano rispettivamente 3,6 milioni e 1,1 milioni di abitanti, ma il numero di residenti all’estero è quasi identico: 226 mila e 204 mila.
Altro raffronto indicativo è quello con l’Emilia Romagna, che conta quattro volte gli abitanti della nostra regione, ma il numero di residenti all’estero, in proporzione, è ben inferiore e non va oltre i 265 mila. Se in Toscana e in Emilia Romagna la proporzione è di un iscritto all’Aire ogni 15 e ogni 16 residenti in regione, per il Friuli Venezia Giulia la proporzione diventa di un iscritto all’estero ogni 5 residenti in regione.
Secondo il rapporto Migrantes sono 2.158 i cittadini partiti dal Friuli Venezia Giulia nel corso dell’ultimo anno, di cui 1.140 uomini e 1.018 donne.
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Le donne
Tra tutte le regioni italiane la quota più elevata di donne che espatria (rispetto al totale di chi sceglie di andare a vivere all’estero) si registra proprio in Friuli Venezia Giulia (48%), al secondo posto la Valle d’Aosta con 46% del totale. La quota più bassa in Basilicata.
Attualmente il 45,8% degli iscritti all’Aire è di origine meridionale: oltre 2,8 milioni, di cui 956 mila isolani. Oltre 2,3 milioni sono i residenti che arrivano dal Nord Italia (il 19% dal Nord Est). Oltre 966 mila gli iscritti dal Centro Italia (15,7%). Secondo il report, nel 2024 risulta ancora più marcato il cambiamento che sta interessando l’intera comunità degli italiani all’estero la cui origine regionale, in passato, era spiccatamente meridionale: ora le partenze interessano l’intero territorio nazionale e disegnano appartenenze territoriali complesse caratterizzate da processi migratori plurimi. Ci si sposta all’estero per motivi di lavoro o di studio, per trasferimenti o ricongiungimenti familiari.
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L’età degli espatriati
Quanto ai giovani, il 45,5% del totale iscritti all’Aire da gennaio a dicembre 2023 è risultato avere tra i 18 e i 34 anni. Un 23,3% appartiene alla classe di età immediatamente successiva (35-49 anni). Il 5,5% ne ha più di 65. In una generale crescita di iscritti (+9,1%), gli over 65 sono aumentati del 12,9%, con la variazione più consistente che interessa chi ha tra i 65 e i 74 anni (+14,0%).
«La mobilità previdenziale, quasi del tutto annullata dall’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus è, quindi, ripresa – si sottolinea nel rapporto –: gli anziani italiani, superato lo shock dovuto alla pandemia, si stanno riprendendo il loro spazio di libertà di movimento che avevano interrotto per diversi anni. Perciò, ripartono per nuovi progetti di vita oltre confine».
I continenti e i Paesi scelti
Il 54,2% dei 6,1 milioni di iscritti all’Aire è in Europa e il 40,6% in America, oltre 2,4 milioni, di cui 2 milioni in quella centro-meridionale. A seguire: oltre 167 mila in Oceania (2,7%), più di 78 mila in Asia (1,3%) e 70 mila in Africa (1,1%). I principali paesi di destinazione sono Regno Unito e Germania, con il 15,1% e il 13,3%, poi Svizzera, Francia, Spagna, Brasile, Stati Uniti. —
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