Ivrea città colabrodo, saltano altre 2 tubature. Chiusa via Torino: case senz’acqua

IVREA. «Non può essere un caso che tubature costruite nello stesso periodo, si rompano tutte nello stesso momento. Abbiamo bisogno di un piano di interventi urgente da Smat». A offrire la sintesi dell’emergenza nel sottosuolo, dove passano i tubi dell’acquedotto di Ivrea, è il sindaco Matteo Chiantore, che sulla questione ha chiesto un incontro alla società torinese.

Riparata la falla che ha causato il caos in via delle Miniere, infatti, è toccato due ben due volte a via Torino, ieri. Il risultato? Un lungo tratto di oltre un chilometro è stato chiuso per consentire i lavori. In uscita da Ivrea la chiusura è all’altezza - con obbligo di svolta - della rotatoria che conduce al Terzo ponte. Mentre in ingresso si svolta in via Canton Carasso o via Torre Maridon, all’altezza del quartiere di San Grato.

I tempi previsti per la fine del lavoro non sono brevi: si andrà avanti almeno per tutta la giornata di oggi. La prima rottura è avvenuta di mattina presto, intorno alle 7, all’altezza di viale della Liberazione, su cui in un primo momento era stato deviato il traffico. Nel pomeriggio, poi, un ulteriore rottura nella parte più centrale di via Torino, all’altezza della pizzeria Mergellina. La perdita in questo caso era ancora più copiosa. Un intero lato di via Torino, quello con i numeri civici dispari, è rimasto senz’acqua. Dunque, si è reso necessario chiudere l’intero tratto di via Torino. Sul posto la polizia municipale, con il comandante Paolo Molinario.

E dire che proprio ieri mattina erano stati completati i lavori per la maxi perdita in via delle Miniere, che ha causato una voragine sotto le ruote di un tir. Si è resa necessaria la chiusura dell’incrocio con via Pinchia, uno snodo importante del traffico eporediese verso Banchette e unica valvola di sfogo di via Jervis. Il traffico, dunque, è comprensibilmente andato in tilt. Dal 2021 è la terza volta che via Miniere si allaga con conseguenti chiusure.

Il resto della città, però, non scherza. Il sindaco Matteo Chiantore è consapevole del problema. «Ho sentito giusto un’ora fa il presidente di Smat - spiega Chiantore - e gli ho chiesto di intervenire sul piano degli investimenti, perché non può essere un caso che si rompano nello stesso momento tutte le tubature della stessa epoca. È necessaria la sostituzione per lunghi tratti. Le riparazioni sono la peggior soluzione, i problemi così non si risolvono anzi si accentuano, perché si uniscono materiali diversi. Bisogna sostituire quelle vecchie tubature in cemento amianto che non sono pericolose per la salute, ma sono semplicemente vecchie. Però dobbiamo essere molto chiari: è un lavoro lungo e oneroso. Significa che bisogna chiudere per alcuni periodi arterie importanti di Ivrea come il Lungo Dora. Ma è un lavoro che prima o poi va fatto. Come in via Jervis, che ormai sta diventando un invaso, quando ci sono le precipitazioni. Sono tanti i temi sul piatto».