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Ноябрь
2024

Movida al Portello, per i residenti un’altra notte da incubo: «Non si dorme più»

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Alle otto del mattino quelli che abitano intorno a via Portello si incrociano per strada e hanno la faccia da reduci.

Le domande sono quelle tipiche di ogni giovedì e ormai anche del sabato e della domenica: com’è andata? Hai dormito? Problemi? Le occhiaie sarebbero già una risposta, ma la rabbia è difficile da trattenere. E fra quelli che non hanno chiuso occhio c’è chi ha già prodotto l’ennesima lettera da spedire al Comune.

«Bonavina è stato qui mercoledì sera? Va via sempre troppo presto, evidentemente», sibila una residente, avvelenata. Nella sera in cui sono ricomparsi gli street tutor il quartiere ha rivisto, tutti insieme, i problemi di sempre: occupazione delle strade - al punto che le auto non riescono a passare e qualcuno fa fatica a rientrare a casa - schiamazzi fino a notte fonda, quando gli street tutor sono già a letto.

E la scena desolante dei vicoli ridotti a latrine, perché i bagni dei locali, se disponibili, evidentemente non possono bastare per migliaia di persone. Che infatti corrono via dalla piazza, si infilano nel primo posto buio che trovano - e ci sono un paio di vicoli adatti al caso - per ogni tipo di bisogno, anche per vomitare. «E non vengono da soli, ma in gruppo. Così sporcano e urlano e svegliano tutti», denuncia un’altra residente.

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«Bonavina e i suoi street tutor dovrebbero essere qui fra le tre e le quattro per assistere allo spettacolo, altro che situazione tranquilla». Tra l’altro la beffa è che il problema è noto da un pezzo e che i residenti hanno anche chiesto e ottenuto il passaggio di un mezzo Aps per le pulizie. E quello arriva alle cinque, quando molti hanno appena preso sonno, svegliando tutti con il suo rumore. Così di riposare proprio non se ne parla.

L’associazione Stop Degrado, della quale fanno parte molti residenti del Portello, ha mandato un’altra lettera a sindaco e giunta. E il tema dei bagni è ben presente, anche perché l’amministrazione aveva promesso di installarne almeno un paio nel quartiere, ma poi si è rimangiata l’impegno. Il problema è stato attenuato, in estate, dalla presenza dei Navigli, che hanno installato bagni chimici in via Colombo.

Ma adesso gli unici bagni disponibili sono quelli dei bar, tre o quattro per tre-quattromila persone.

«Ci sono gravi problemi che vengono continuamente ignorati», si legge nella lettera. «L’ordine pubblico, la sicurezza stradale, il disturbo alla quiete pubblica, l’igiene urbana e il disagio giovanile», con riferimento in particolare al consumo esagerato di alcolici - certamente non risolto dall’ordinanza del sindaco che vieta la vendita nei supermercati dopo le otto - e allo spaccio di droga, che avviene sotto gli occhi di tutti.

«Noi semplicemente non dormiamo», si legge ancora. «E i problemi ormai si verificano quasi sempre anche di venerdì e di sabato sera. Torniamo a chiedere di poter dormire, l’installazione di bagni pubblici e la presa in carico di questa situazione insostenibile per noi e pericolosa per tutti». L’esasperazione è al limite e la stagione dei “raduni” universitari è appena cominciata.




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