Il funerale di Eleonora Chinello sabato 9 novembre a Sant’Angelo di Piove
A tredici giorni dal drammatico incidente che le ha spezzato la vita a soli 14 anni, sabato 9 novembre alle 10.30, nella chiesa di Sant’Angelo di Piove, tutta la comunità si riunirà per dare l’ultimo addio a Eleonora Chinello.
Un paese intero si fermerà in segno di rispetto e lutto, partecipando al dolore dei familiari. Il Comune ha infatti dichiarato il lutto cittadino: bandiere a mezz’asta, serrande abbassate, strade deserte e silenziose.
Un silenzio rispettoso che accompagnerà la famiglia Chinello in questo momento di sofferenza, una dimostrazione di affetto e vicinanza per una famiglia che, in questi giorni, ha trovato nel sostegno della propria comunità un conforto prezioso.
Venerdì sera, alle 19.30, nella stessa chiesa, è prevista la recita del rosario, un ulteriore momento di raccoglimento in cui amici, parenti e concittadini si stringeranno attorno a mamma Silvia, papà Massimiliano, alla sorella Mariavittoria e al fratello Luigi, insieme ai nonni Paola, Mara e Dino.
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La scomparsa di Eleonora ha lasciato una ferita che difficilmente potrà rimarginarsi, un vuoto che resterà per sempre nei cuori di chi l’ha amata e conosciuta. Il dolore dei genitori, Massimiliano e Silvia, è immenso, ma nonostante ciò non hanno mai espresso parole di rabbia o rancore. Anzi, la loro richiesta è semplice e chiara: vogliono solo conoscere la verità e ottenere giustizia per la loro figlia.
«Non provo odio per nessuno», dice Massimiliano Chinello, «quello che dovevo perdere, l’ho perso. C’è già una tragedia e non voglio infierire di più». Parole che colpiscono per la loro compostezza, espresse da un padre che, pur nel dolore incolmabile, riesce a guardare avanti senza cedere alla rabbia.
«Chiediamo che la giustizia faccia il suo corso», aggiungono i genitori, «vogliamo conoscere la verità sulla morte della nostra Eleonora, anche se dolorosa».
Il padre di Eleonora, che conosce bene la strada dove è avvenuto l’incidente, cerca di trovare risposte, di capire come sia stato possibile che la sua primogenita abbia perso la vita in quel tratto, un luogo dove spesso le auto sfrecciano a velocità sostenute.
La famiglia Chinello è ben conosciuta a Sant’Angelo di Piove e nella vicina Riviera del Brenta, soprattutto per l’agriturismo “Ai Prà” , dove vivono e lavorano. Un’attività che, sin da bambina, Eleonora guardava con interesse e ammirazione. Al primo anno di superiori, Eleonora aveva scelto l’indirizzo di ragioneria e, pur essendo agli inizi del suo percorso scolastico, già manifestava il desiderio di seguire le orme dei genitori, una scelta che riempiva d’orgoglio papà Massimiliano.
«Mi diceva che avrebbe voluto portare avanti l’attività di famiglia», racconta il padre, «e questa sua decisione mi rendeva felice. Era una ragazza che aveva le idee chiare, decisa, intraprendente».
Eleonora, con il suo metro e ottanta di altezza, spesso scherzava con il padre su chi fosse il più alto, convinta che presto lo avrebbe superato.
«La vedevo crescere, piena di vita», ricorda con emozione Massimiliano. I suoi racconti dipingono il ritratto di una ragazza solare, piena di sogni e di speranze, una giovane che amava stare con la sua famiglia, divertirsi con gli amici e fare progetti per il futuro.