Medici di base, l’Ulss di Treviso assume 23 specializzandi: tutti i nomi
Sono giovani, hanno tra i 24 e i 28 anni. Freschi di laurea in Medicina e chirurgia, e sono ora alle prese con il corso triennale della Scuola di formazione specifica in medicina generale della Regione Veneto, ma nei prossimi tre mesi abbineranno la pratica alla teoria, diventando i medici di famiglia di riferimento per circa 25 mila trevigiani che risiedono in zone dove mancano dottori.
Il piano
Nella Marca arrivano 23 nuovi curanti in fase di specializzazione con una preponderante presenza femminile: ben 20 sono dottoresse.
Le new entry sono così suddivise: dieci al primo anno, altrettante al terzo anno, tre al secondo anno di corso. A tutti loro, l’Ulss 2 ha accordato un incarico temporaneo di assistenza primaria per garantire la continuità del servizio in aree del Trevigiano rimaste sguarnite di professionisti. Questi nuovi 23 ingressi, si aggiungono ai 52 specializzandi progressivamente inseriti nei mesi scorsi.
La missione
La loro missione, scritta nero su bianco nei documenti che attribuiscono loro l’incarico, è di «garantire i livelli essenziali di assistenza primaria e di scongiurare la possibilità di interruzione di pubblico servizio nell’assistenza territoriale data la grave carenza di medici».
Un fenomeno che si ripete ogni anno con le cessazioni, in media, di 70 medici di famiglia di ruolo che lasciano l’attività per andare in pensione, a cui si aggiungono trasferimenti e cessazioni, mentre si fa sempre più fatica a reperire sostituti tra gli storici colleghi rimasti operativi.
Una sofferenza data dal fatto che i massimali di questi ultimi già superano il tetto dei 1.800 mutuati rendendo impossibile l’inserimento di nuovi pazienti. Da qui l’idea di sondare la disponibilità degli specializzandi, permettendo loro di avere tra i 650 e i 1.200 utenti (per gli studenti del secondo e terzo anno di corso), mentre il tetto si ferma a quota 1.000 assistiti per gli iscritti al primo anno.
Eserciteranno il loro incarico allo stesso modo dei colleghi già specializzati: potranno fare le visite in ambulatorio ma anche stabilire le prescrizioni di farmaci, visite di approfondimento ed esami.
I nomi e i paesi
In quest’ultima tornata di innesti, l’Ulss 2 ha distribuito le assegnazioni degli specializzandi in base ai fabbisogni di 13 zone della provincia, dichiarate carenti di assistenza primaria, indicando per ognuna di esse i vincoli di apertura dello studio. In cima alla lista c’è l’ambito territoriale di Treviso, San Biagio e Silea con 6 arrivi (i dottori Giulia Turra, Paolo Fava, Foschetta Monti, Bukuri Zeraj, Alice Teschioni, Eugenio Collesei).
Segue l’area di Casale, Casier, Mogliano, Preganziol, Zero Branco con 3 new entry (Francesca Di Benedetto, Carmela Milici, Isabella Quarta).
Ben 3 ambiti registrano invece 2 ingressi ciascuno: le dottoresse Lidia Da Ros e Anna Zanette s’insediano al servizio dei Comuni di Cappella Maggiore, Colle Umberto, Cordignano, Fregona e Sarmede.
Alle dottoresse Sara Janotto e Chiara Finotto l’ambito di Fontanelle, Mansuè, Oderzo e Portobuffolè. Le dottoresse Lisa Fiorot e Irene Mantion e andranno a coprire il territorio di Conegliano, San Pietro di Feletto e San Vendemiano.
Otto singoli dottori sono stati invece assegnati ad altrettante diverse realtà.
Nei Comuni di Giavera, Nervesa e Volpago c’è la dottoressa Maria Laura Riggi; per Castelfranco, Resana e Vedelago la dottoressa Viviana Gheno; per Altivole, Castello di Godego, Loria e Riese la dottoressa Liliana Petricenco; per Caerano, Montebelluna e Trevignano la dottoressa Barbara De Conti; per Godega, Orsago e San Fior la dottoressa Miranda Saraci; per Cison, Farra, Follina, Miane, Moriago, Pieve di Soligo, Refrontolo e Sernaglia la dottoressa Giulia Bruzzese; per Istrana, Morgano, Paese, Ponzano e Quinto il dottor Jacopo Castiello; per Breda, Carbonera e Maserada la dottoressa Giulia Martini.