L’Udinese senza il Niño: nuovi problemi al polpaccio per Sanchez
Almeno un mese, forse due, anche se permane la speranza che possa farcela a tornare prima di Natale per regalarsi il rientro in campo con l’Udinese in vista dei 36 anni da compiere il 19 dicembre. Sì, riguarda proprio Alexis Sanchez quest’ultimo aggiornamento tutt’altro che incoraggiante, molto simile all’effetto di una doccia scozzese destinata a congelare le aspettative dei tifosi bianconeri, ma soprattutto le attese di quel Kosta Runjaic che non vedeva l’ora di ritrovare il Niño Maravilla per far decollare l’attacco dell’Udinese.
Un attacco da 10 in pagella, come le reti fin qui realizzate dai suoi attaccanti (sulle 14 complessive), a cui il cileno sembrava destinato a portare ben presto la lode, magari a partire proprio dalla trasferta del 25 novembre a Empoli, quella che Sanchez aveva messo nel mirino per ripresentarsi finalmente abile e arruolabile alla ripresa del campionato, dopo la sosta ormai alle porte che seguirà la trasferta di domenica a Bergamo.
Invece il countdown per l’agognato ritorno in campo è stato sospeso proprio negli ultimi giorni e con una modalità che ricorda le brusche interruzioni dei razzi destinati al decollo, fermati sul più bello con i motori ormai spinti al massimo. È la metafora che può servire a inquadrare quanto è ultimamente accaduto al numero 7 bianconero che non è stato ancora impiegato in stagione a causa della «lesione contusiva distrattiva miofasciale del gemello mediale della gamba sinistra», il serio infortunio rimediato lo scorso 21 agosto durante un allenamento individuale che Sanchez volle svolgere nel giorno di riposo della squadra, con l’intento di rimettersi in forma al più presto per debuttare con la Lazio.
Da allora si è andati cauti, slittando di mese in mese il ritorno c
he adesso è stato nuovamente rimandato dopo che Sanchez ha avvertito nuovi fastidi al polpaccio nel corso degli ultimi allenamenti. Nuovi sì, perché il “vecchio Niño” era guarito e dopo avere seguito scrupolosamente il programma di recupero aveva cominciato ad avvicinarsi al rientro implementando le esercitazioni condotte sempre in forma individuale. Da quanto filtra, il nuovo stop imposto all’attaccante è del tutto precauzionale, quindi non legato a un nuovo infortunio, a una forma di ricaduta, ma tanto basta per far alzare le antenne anche allo scalpitante Sanchez che non si è certo risparmiato negli scorsi mesi. Lunghe settimane in cui il cileno ha sempre espresso vicinanza alla squadra anche attraverso i suoi post sui social, là dove si era anche lasciato andare a previsioni ottimistiche sul suo ritorno, illudendo suo malgrado la tifoseria.
Adesso servirà ancora tanta pazienza e molta attenzione per non compromettere il lungo lavoro riabilitativo fin qui svolto, con la speranza che possano davvero bastare altre 4-5 settimane per riavvicinarsi all’agognato ritorno in campo con la maglia bianconera riabbracciata la scorsa estate quando ha sottoscritto il contratto biennale da quasi due milioni a stagione.