Furto al supermercato, poi la fuga in auto ferendo il carabiniere che cercava di fermarlo: condannato a 4 anni
Era accusato di rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. Giovedì 14 novembre il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Udine, Roberta Paviotti, ha condannato a 4 anni di carcere e al pagamento di 3 mila euro di multa un cittadino tunisino di 43 anni, Bessem Ajmi.
L’uomo, lo scorso aprile, assieme a un’altra persona, si era reso protagonista di un episodio piuttosto movimentato, cominciato all’interno del punto vendita Eurospin di via Nazionale, a San Giovanni al Natisone, e conclusosi nel piazzale antistante.
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Ajmi, dopo aver occultato generi alimentari dagli scaffali del supermercato in uno zaino, per un valore complessivo di 149 euro, era stato bloccato da un dipendente del punto vendita e da un brigadiere dei carabinieri fuori servizio (quest’ultimo, dopo aver assistito alla scena, si era avvicinato qualificandosi e mostrando il tesserino).
Ma il quarantatreenne non si era fatto problemi a guadagnare l’uscita del supermercato spintonando i due. Ne era nato un inseguimento fino al raggiungimento dell’auto nel parcheggio, dove il complice stava aspettando Ajami. Il militare dell’Arma non aveva desistito, afferrando il ladro per la giacca nonostante fosse già all’interno della vettura. Quando il mezzo aveva iniziato a muoversi, era stato trascinato via fino a cadere a terra, a sbattere la faccia sull’asfalto e a venire travolto da uno pneumatico, riportando ferite alla testa e al braccio.
Anche il commesso dell’Eurospin era rimasto contuso, riportando una sospetta sublussazione alla spalla sinistra. Il ladro e il suo complice erano fuggiti dopo il trambusto creato, per essere rintracciati poco dopo dai militari dell’Arma. Il quarantatreenne tunisino era stato arrestato e portato nel carcere di Udine.
Il suo difensore di fiducia, Paolo Bevilacqua, ha chiesto il rito abbreviato e ieri Ajmi è stato giudicato dal Gup del tribunale di Udine. Oltre alla condanna di 4 anni e alla multa, l’uomo è stato interdetto dai pubblici uffici per cinque anni oltre al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere.