Furti a Orsago e Quartier del Piave: il sindaco scrive alla prefettura
«Ti senti violata nell’intimo, non ti senti più al sicuro. Avete rubato cose di valore, ma che soprattutto avevano un valore affettivo e questo è quello che fa più male». Lo sfogo è di Jessica, una trentenne orsaghese, conosciuta in paese anche perché impegnata nel volontariato. Nel tardo pomeriggio di martedì, tra le 18 e le 20, mentre si trovava poco distante nella casa del papà, i ladri hanno fatto irruzione nella casa. Sono stati rubati degli anelli, che appunto avevano un valore affettivo più che economico.
«Se mai riuscirete a ricavare qualcosa, spero che li spendiate tutti in medicine», questo è l’augurio che fa Jessica ai ladri. Il furto è avvenuto in via dell’Edera, un’area residenziale vicino agli impianti sportivi e alle scuole di Orsago. I banditi si sono arrampicati su una terrazza dall’esterno e hanno scassinato la finestra del bagno, nell’abitazione in cui vive con il marito e altri familiari.
«Sono saliti da qui», spiega il cognato Giovanni Accentura, mentre mostra l’impronta sul muro lasciata dagli scarponi di uno dei ladri. Il fratello e la cognata erano usciti di casa verso le 18, quando poi sono rientrati alle 20 hanno trovato le camere a soqquadro. «Sicuramente li hanno tenuti d’occhio – dice il cognato –. Dopo abbiamo saputo che verso le 17. 30 qui era passata una pattuglia dei carabinieri in perlustrazione». Le forze dell’ordine erano transitate appena prima in via dell’Edera e nel centro di Orsago.
I malviventi probabilmente, oltre ad osservare i movimenti dei residenti, monitorano anche quelli delle forze di polizia. Nella stessa via dell’Edera alcune settimana fa, una banda di ladri era entrata in azione nel cuore della notte. Avevano perfino segato le inferriate per penetrare in una villetta dove vive una donna.
Gli ultimi colpi in abitazione a Orsago si erano verificati nel tardo pomeriggio di sabato, tra via Roma, via dei Partigiani e via Bortolotto. La modalità sempre la stessa, così come la banda. Le indagini degli inquirenti proseguono serrate, il gruppo di banditi quasi certamente è lo stesso che in più riprese ha colpito a Godega e San Fior. I carabinieri delle Compagnie di Vittorio Veneto e Conegliano stanno stringendo il cerchio per fermare gli autori.
Ma non si tratta dell’unico colpo messo a segno negli ultimi giorni. Nella serata tra mercoledì e giovedì, alcuni malviventi hanno colpito anche il Quartier del Piave. In particolare la canonica di Falzè di Piave, frazione di Sernaglia, ora adibita ad alloggio. Le vittime sono un giudice di pace, due guardie giurate, una di loro presente in casa al momento della razzia. Rubati 2 mila euro in contanti. Nel frattempo, in paese, si moltiplicano le ipotesi e i sospetti. Ai vicini non sarebbe sfuggita una Audi nera, ferma davanti al cancello del retro, quasi ad osservare l'abitazione.
I sindaci del Quartier del Piave, ormai esasperati, tentano con ogni mezzo di arginare il fenomeno.
Il sindaco di Valdobbiadene, Luciano Fregonese, si è attivato per chiedere alla Prefettura una maggiore presenza delle forze dell’ordine nel comune, e in tutta l’area compresa tra Segusino a Vittorio Veneto, che condivide lo stesso disagio. Anche il primo cittadino di Farra di Soligo, Mattia Perencin, nei giorni scorsi aveva scritto alla Prefettura sollecitando maggiori controlli.