Documenti finti e firma contraffatta, pensionato contesta un contratto di luce e gas mai sottoscritto
Martellago. La gara per accaparrarsi i clienti nel mercato di luce e di gas si fa sempre più serrata e spesso scorretta se non addirittura truffaldina.
L.F., pensionato 78enne residente a Martellago, incarna in pieno l’esempio di ciò che accade in questo periodo caotico, dove le strategie di venditori e call center per guadagnare un contratto si fanno sempre meno trasparenti.
In questo caso l’anziano martellacense è rimasto vittima di uno degli inganni più odiosi (anche se non nuovo) in questo ambito, ovvero un cambio fornitore non richiesto e avvenuto a causa di una firma falsa.
La storia ha un inevitabile lieto fine, grazie anche l’intervento dell’ufficio legale dell’Adico. Ma pone molte questioni, in primis quali siano realmente le sanzioni per chi compia queste azioni, che possono essere definite con un solo termine: truffa.
La storia
Lo scorso 7 novembre il pensionato riceve sul proprio cellulare un sms di Enel Energia con il quale l’azienda lo informa di un insoluto da 142 euro per la luce.
«Ma com’è possibile?» si chiede l’uomo il quale, invero, ha dal 2020 un contratto per l’ energia e e per il gas con Antenore Energia. A questo punto contatta la stessa Antenore che gli consiglia di sporgere denuncia. L.F. accoglie il consiglio ma prima passa negli uffici di Enel Energia a Martellago per chiedere spiegazioni. E qui, ecco un’altra sorpresa, anzi, due.
L’operatore con cui si interfaccia gli annuncia la presenza di un’altra bolletta non pagata, questa volta da 140,65 euro e riferita al consumo di gas. E così, sempre più smarrito, il pensionato richiede il contratto che avrebbe teoricamente siglato, viste le fatture emesse, e si trova di fronte a una realtà sconvolgente: i dati anagrafici sono giusti, mentre la residenza, il documento di riconoscimento, la mail, il numero di telefono sono sbagliati e la firma è contraffatta. Un disastro, insomma. ingigantito dal fatto che, di contro, pod e pdr indicati nel falso contratto sono giusti, ovvero sono quelli dell’abitazione in cui risiede l’uomo.
Ora L.F. ha sporto denuncia ai Carabinieri di Martellago avviando di contro un’azione legale con l’ausilio dell’Adico.
«E’ vero che non ci stupiamo più di nulla – commenta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione -. E non è la prima volta che ci troviamo di fronte a un contratto contraffatto. Tutte queste cose le denunciamo da anni, come denunciamo la stipula di contratti di fatto non richiesti dall’utente coinvolto. Però ora con la completa liberalizzazione del mercato di luce e gas questi episodi sono aumentati esponenzialmente e noi lo segnaliamo ogni volta che possiamo. Ma, cosa fa l’autorità per bloccare in modo definitivo queste pratiche scorrettissime e inaccettabili? E cosa fanno le aziende coinvolte nei confronti delle società terze a cui appaltano la vendita dei contratti? Attendiamo risposte, intanto noi continueremo a denunciare e a intervenire perché non è più ammissibile trattare gli utenti, soprattutto quelli più anziani, come dei farlocchi da raggirare come si vuole. Anche perché farlocchi non lo sono e la verità, di fatto, viene sempre a galla».