Un fumetto per contrastare la violenza di genere: così Violetta coinvolge le scuole
IVREA.Un fumetto prodotto dagli studenti della secondaria di primo grado Ivrea 2, sul come contrastare la violenza contro le donne o come chiedere aiuto. È il compito assegnato ai cento ragazzi del terzo anno coinvolti nel progetto di sensibilizzazione dell’associazione di promozione sociale Violetta la forza delle donne. Il fumetto sarà presentato sabato 23 novembre, al teatro Giacosa, nell’ambito dell’evento promosso da Violetta la forza delle donne per illustrare tutta l’attività svolta nel corso dell’anno (inizio ore 17,30). Il coinvolgimento dei 100 ragazzi del terzo anno della secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Ivrea 2 è una delle novità dell’ampio lavoro di sensibilizzazione ed educazione che l’associazione porta avanti con continuità nelle scuole. Un lavoro strutturale (le lezioni di Violetta fanno parte del calendario scolastico dei quattro istituti superiori di Ivrea, e del Ciac) che, via via, ogni anno si arricchisce di nuovi coinvolgimenti. I 100 ragazzi dell’Ivrea 2 hanno avuto una formazione integrata con la presenza delle psicologhe di Violetta e delle forze dell’ordine.
Sempre nello scorso anno scolastico, sono stati coinvolti anche nelle iniziative di prevenzione 600 bambini nelle scuole primarie e dell’infanzia, mentre 105 sono stati gli insegnanti degli istituti comprensivi di Azeglio e Rivarolo, ai quali sono stati offerti alcuni moduli di formazione sul tema. Cinquantuno, infine, sono stati i libri donati.
Sul fronte delle scuole superiori, Violetta ha lavorato sugli allievi del terzo anno (540 studenti). «Abbiamo ripreso in maniera importante il lavoro con la peer education (sistema orizzontale di trasferimento di contenuti educativi attraverso interazioni tra gli stessi studenti, ndr) – spiega Barbara Bellardi, vicepresidente di Violetta – svolta dai ragazzi di terza su quelli di seconda che così, in questo modo, sono entrati nel circolo di formazione continua sul tema, sensibilizzando 821 ragazzi». I ragazzi dovevano partire dall’analisi della musica trap e rap per instaurare un confronto sul tema della violenza di genere e da questo spunto si è creato un dibattito nelle classi.
Barbara Bessolo, psicologa e psicoterapeuta, direttrice scientifica di Violetta la forza delle donne, ha condotto la formazione sui ragazzi creando diversi momenti di confronto che hanno permesso agli studenti di interagire in modo attivo tra loro. «Alcuni peer educator – dice – hanno chiesto di non concludere la loro esperienza, ma di mantenerla attiva anche negli anni successivi. A questo punto stiamo quindi pensando di coinvolgerli nella formazione di altri peer educator e nella sensibilizzazione di altre classi».
Fin dal 2018, Violetta ha inteso affiancare all’attività clinica di sostegno e supporto alle donne vittime di violenza, un’ampia progettualità strutturale e continuativa legata alla prevenzione e alla sensibilizzazione con l’obiettivo di coinvolgere sempre più ampie fette della comunità locale, a cominciare proprio dalle scuole.
«Sembrava impossibile – conclude Barbara Bellardi –. Invece, poco per volta, con tante energie e impegno, è diventata una cosa fattibile. La rete, via via, si è consolidata e si espande con sempre più persone che entrano a farne parte».