Sorveglianza dei musei di Trieste in stallo, un’incognita i possibili ricorsi
«Stagnante». Così viene definita la situazione che riguarda l’appalto della sorveglianza e dell’accoglienza nei civici musei di Trieste. Il Consorzio nazionale servizi (Cns) di Bologna, che si è aggiudicato il milionario appalto, avrebbe dovuto raccogliere il testimone dalla Euro&Promos spa – il gestore ancora operativo in proroga – nei primi giorni di dicembre. Ma così non sarà.
Le cooperative consorziate del Cns che materialmente gestiranno il servizio, ovvero la Guarnerio di Udine e la Cristoforo di Pontassieve (Firenze), nel corso di un recente incontro con la Fesica-Confsal hanno infatti «lamentato – riferisce il sindacato – di non aver ricevuto finora alcuna documentazione dal precedente gestore sullo stato delle attività d’azienda». «Schermaglie tra vincitori e vinti», sostiene qualcuno del Comune.
Euro&Promos – così come le altre aziende che hanno partecipato alla gara – ha tempo fino al 29 novembre per presentare un eventuale ricorso. Non è escluso che la spa rinunci all’azione legale e invece adotti un’altra iniziativa utile comunque a contestare la gara.
Serve attendere ancora qualche giorno. Il responsabile commerciale di Euro&Promos, Luciano Facchini, ancora non si sbilancia, lascia spazio a ogni azione e assicura che «nei tempi e nei modi previsti dalle normative forniremo tutti i documenti ai subentranti». Facendo presente, inoltre, come «Euro&Promos ci sta rimettendo dei soldi, non ha nessuna volontà quindi di ostacolare il subentro dei nuovi soggetti».
Il riferimento è ai costi aggiuntivi che la spa si è accollata applicando, ad appalto in corso, un contratto diverso ai dipendenti. Ricordiamo che l’appalto ha durata di tre anni e un valore complessivo di 6.338.933 euro, più Iva, all’anno.
«Incontrando anche i responsabili dei competenti uffici comunali – spiegano Filippo Caputo e Antonino Martelli della Fesica Confsal – abbiamo avuto conferma di una situazione di fatto ancora stagnante».
Previste condizioni migliori per i dipendenti
Va considerato come il nuovo appalto preveda condizioni economiche migliori per i dipendenti, che però non scatteranno fino a che non avviene il passaggio al nuovo gestore.
L’assessore alla Cultura Giorgio Rossi «dispiaciuto per l’attesa dei dipendenti», reputa però «non conti più tanto partire quindici giorni o un mese dopo, ma visto che con il nuovo appalto il Comune ha imposto un significativo cambio di passo, si deve partire con il turbo». «Trieste, con il sacrificio di molti – aggiunge Rossi – ha raggiunto un livello turistico importante, con investimenti incredibili, penso solo al Porto vecchio, al Magazzino 26, al Museo del Mare e l’accoglienza nei musei civici dovrà farsi trovare pronta, al passo». Rossi anticipa che «monitorerà che gli elementi offerti da chi ha vinto l’appalto vengano rispettati».
L’appello del sindacato
La Confsal fa presente anche come le due cooperative dovranno suddividersi «il personale, e decidere in che modo distribuirlo tra le diverse sedi museali: tutto ciò non è fattibile se non disponendo di tutte le carte della gestione uscente». Il sindacato rivolge quindi un appello «alla politica e alla stessa uscente Euro&Promos, affinché non vi siano ulteriori difficoltà e rallentamenti, così da dare finalmente un nuovo e più giusto contratto, una nuova e migliore organizzazione operativa e, in definitiva, una nuova certezza dei propri diritti e del proprio lavoro a dipendenti già fin troppo bistrattati». —
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