Vigo di Cadore, arzilla novantenne sventa la truffa dell’energia
Pur di strappare un contratto si fanno sempre più aggressive le strategie degli operatori di energia. Vittima scampata è una anziana di 90 anni disabile di Vigo di Cadore che si è rivolta, tramite la figlia, subito all’Adico, l’associazione dei consumatori per denunciare il fatto e chiedere lumi.
La vicenda ruota attorno alle utenze intestate ad una novantenne di Vigo di Cadore, disabile. L’operatore ha contattato la figlia dell’anziana un paio di volte, per cercare di strappare una contratto di fornitura luce e gas. «E proprio per raggiungere lo scopo, l’uomo ha inanellato una serie di cose non vere che non hanno avuto però l’effetto desiderato», raccontano dall’Adico.
Secondo quanto raccontato dalla donna, l’operatore ha millantato la necessità di effettuare “l’aggiornamento al mercato libero regionale” quanto prima, spiegando che l’intestataria dell’utenza, l’anziana 90enne, avrebbe dovuto scegliere un fornitore con una centralina a Belluno. Fortunatamente la figlia ha capito subito che qualcosa non andava e ha rigettato l’offerta al mittente, spiegando all’operatore che la madre ha 90 anni ed è disabile, quindi rientra perfettamente nei canoni del soggetto vulnerabile che restano nell’ex mercato di maggior tutela, dove si trova già.
«Purtroppo situazioni del genere capitano tutti i giorni con diverse modalità», racconta Carlo Garofolini, presidente dell’associazione dei consumatori con sede a Mestre. «In questo caso, la nostra socia è stata scaltra e si è rivolta subito a noi. Abbiamo rilevato l’assurdità delle cose raccontate dall’operatore: intanto l’intestataria delle utenze è una donna di 90 anni e disabile, entrambi requisiti che anche da soli consentono di restare nella categoria dei vulnerabili la quale garantisce tariffe più economiche di molti fornitori del libero mercato e una tutela da parte di Arera che stabilisce i prezzi trimestralmente.
L’aggiornamento del mercato regionale e la scelta della centralina a Belluno sono due spudorate bugie. La gara a chi fa più contratti sta trasformando il mercato di luce e gas in una giungla. Altro che liberalizzazione, che se reale favorirebbe solo la concorrenza e l’abbassamento dei prezzi. Qui ci troviamo in un settore selvaggio dove l’unico obiettivo è fatturare, creando un odioso match fra chi la spara più grossa. Ogni giorno ascoltiamo storie al limite della truffa, con operatori che raccontano le fandonie più incredibili per raccogliere qualche cliente in più della concorrenza».
Nel Bellunese, dove il 15% della popolazione ha più di 75 anni, la situazione appare ancora più preoccupante. Nel territorio, infatti, prima della liberalizzazione definitiva del mercato (avvenuta a gennaio per il gas e a luglio per la luce) si registrava la più alta percentuale regionale di utenti serviti nel mercato tutelato (il 36% contro il 33% della media veneta).
Fra questi la maggioranza ha dovuto cercare un fornitore nel mercato libero ma una fetta non irrilevante è rimasta nella categoria dei vulnerabili, che comprende persone disabili, soggetti e famiglie che vivono in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi, anziani di età superiore ai 75 anni.
«Purtroppo in questi mesi ne stanno succedendo di cotte e di crude»,conclude il presidente di Adico. «A parte lo stalkeraggio telefonico che costringe i cittadini a ricevere anche 10 se non 15 chiamate al giorno da parte dei call center, siamo stupefatti dai raggiri messi in atto. In tale contesto, per esempio, ricordiamo che una persona dotata dei requisiti per rientrare fra i vulnerabili, se è nel mercato libero ha tutto il diritto di richiedere il passaggio all’ex tutelato, cosa che molte aziende illegittimamente negano». —
pad