«Non è mai troppo tardi per dire no»: il basket udinese unito contro la violenza di genere
La palla a spicchi, la divisa da gioco bianconera e soprattutto un “No” forte e chiaro contro la violenza sulle donne. Dalle due principali squadre di basket di Udine, Apu Old Wild West e Women Apu Delser, anche quest’anno arriva un messaggio importante con un videoclip realizzato ad hoc e diffuso attraverso i canali social bianconeri, che sommano migliaia di follower.
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È un’iniziativa che si rinnova ed è giunta al quarto anno consecutivo. Il primo video fu realizzato nel novembre 2021, da allora Apu e Women Apu lo ripropongono per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema di scottante attualità. Nel filmato in bianco e nero vediamo Chiara Bacchini, capitana Women Apu, tirare da sola a canestro in un palasport Carnera deserto. Subito dopo la camera stacca su una delle due panchine a bordo campo, dov’è seduta sempre lei, con l’aria preoccupata. In sottofondo una ridda di voci e altrettanti luoghi comuni che purtroppo ci tocca leggere quando una donna è vittima di violenza, fisica o verbale: «Te la sei cercata», «sei paranoica», «non sei abbastanza» e via così.
Le frasi vengono riproposte in formato testo sullo schermo, poi l’immagine passa dal bianco e nero al colore, Bacchini esclama “No!” e alle sue spalle compaiono compatte le due squadre bianconere, Old Wild West e Delser. Si stringono alla capitana e con una mano eseguono il cosiddetto “signal for help”, il gesto internazionale ideato per chiedere aiuto contro la violenza domestica. Il video si chiude con un messaggio: «Non è mai troppo tardi per dire no». La durata è di 56 secondi e l’impatto è notevole. Anche la Lega Nazionale Pallacanestro ha trattato l’argomento. Nel fine settimana ha promosso un’opera di sensibilizzazione: i capitani (compreso Mirza Alibegovic dell’Apu, venerdì nel match contro Verona) e gli arbitri delle partite di serie A2 e serie B sono entrati in campo indossando la t-shirt “Fermare la violenza contro le donne è anche compito mio”.
Su tutti i campi, inoltre, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare le vittime di femminicidio. Non di sola violenza, tuttavia, si parla.
Nella serata di sabato 23 novembre uno sfogo su Instagram di Camilla Valerio, 31enne giocatrice di Salerno (serie A2) è diventato virale. Nel testo vengono denunciate tutta una serie di discriminazioni: «il basket femminile è ai minimi storici. Siamo rimaste fuori dalla palestra e dagli spogliatoi a prendere freddo (….) Veniamo continuamente screditate, trattate come pezze da piedi, come se non fossimo qui per lavorare…». Eh sì, c’è ancora tanto da fare. Fra le mura domestiche e non solo.