Polisportivo a Belluno, addio alle tribune: è cominciata la demolizione
Addio al vecchio Polisportivo. È cominciata la demolizione della tribuna centrale dello stadio del capoluogo. Lunedì pomeriggio, 25 novembre, le maestranze della ditta incaricata di eseguire l’abbattimento degli spalti hanno avviato il primo, corposo intervento che porterà alla nascita di un impianto moderno, funzionale e con capienza di circa 2 mila spettatori.
In particolare, la tribuna posta in Piazzale della Resistenza (1500 spettatori) verrà ricostruita ex novo e conterrà al suo interno anche gli spazi per uffici e spogliatoi. Medesima procedura riguarderà la gradinata est, dove però verrà mantenuta la copertura che servirà a riparare i circa 500 posti degli spalti prefabbricati che fungeranno da “settore ospiti”.
Nelle scorse settimane gli operai dell’impresa Deon - aggiudicatrice della gara tramite bando europeo - avevano provveduto a predisporre il maxi cantiere che doterà la città e la provincia di Belluno di uno stadio moderno, adeguato peraltro ai parametri richiesti dalla serie C dove auspica di approdare la Dolomiti Bellunesi.
Peraltro, proprio domenica la compagine provinciale nata nel 2021 dalla fusione tra Belluno, San Giorgio Sedico e Union Feltre si è portata al comando solitario della classifica di serie D. Oltre al calcio, ne beneficerà senza dubbio anche l’atletica. A proposito, da martedì 26 novembre e sino al 13 dicembre la pista non sarà utilizzabile dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle 17. L’accesso allo stadio rimarrà peraltro consentito solo ad atleti e tecnici, non agli accompagnatori. Durante la ricostruzione delle tribune, le società potranno comunque continuare ad allenarsi.
Tre settimane
In piazzale della Resistenza – dove il numero di parcheggi è temporaneamente ridotto a poco più di 100 stalli, a progetto completato la perdita sarà di una quindicina di posti auto su un totale di 142 – è arrivato l’escavatore sul quale è stato montato il braccio lungo con pinza appositamente dedicato alle demolizioni.
Così nel pomeriggio hanno preso il via le pinzature. All’interno sia della tribuna centrale sia della gradinata est era già stato svolto lo strip out, ossia la rimozione preventiva di tutti gli elementi estranei alle mere strutture edilizie. In circa tre settimane, al di là di eventuali inconvenienti, verranno demolite entrambe le strutture con annesse fondazioni.
Poi è prevista l’esecuzione di ulteriori scavi di un paio di metri i quali consentiranno poi di dare il via alla ricostruzione vera e propria. La pinza sta demolendo anche la copertura della tribuna centrale e tutto il materiale sarà poi suddiviso prima di essere destinato agli appositi centri di recupero. A cantiere terminato, Belluno disporrà di uno stadio omologato per la serie C. Oltre al criterio della capienza, in caso di approdo nei professionisti vengono indicate altre prescrizioni tra cui sistemi di videosorveglianza e un impianto luminoso a led che produca determinati valori.
Marzo 2026, o prima...
«Il termine delle opere è previsto a marzo 2026», commenta l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Belluno, Franco Roccon. «Siamo comunque convinti che riusciremo a terminarlo prima. È il cantiere più importante che abbiamo in capo, visto che ammonta a circa 10,6 milioni di euro tra Pnrr e Fondi FOI. Per quanto riguarda i parcheggi, perderemo una quindicina di stalli al massimo, ma ne guadagneremo un Piazzale della Resistenza rivisitato in toto e anche più gradevole alla vista grazie ad apposite alberature».