Calci e pugni tra ragazzine in pieno centro a Treviso
Ennesima rissa tra baby gang al femminile in centro a Treviso, medesime le protagoniste, arcinote alle forze dell’ordine. Lunedì pomeriggio, 25 novembre, poco prima delle 16, davanti alla chiesta di San Martino, tre ragazzine tra i 17 e i 18 anni hanno cominciato a picchiarsi.
Il motivo: semplicemente un regolamento di conti tra due di loro. Prima gli insulti, le urla e poi le botte: calci e pugni e l’intervento di un’amica di una delle contendenti, che ha aggravato ulteriormente la situazione.
La lite ha spaventato i trevigiani che a quell’ora passavano di là, dalla stazione verso il centro. I negozianti, ormai esasperati dalle incursioni violente di ragazzine e ragazzini hanno chiamato le forze dell’ordine: «Impossibile lavorare in queste situazioni».
Sul posto sono intervenute tempestivamente tre volanti della polizia e una pattuglia dei carabinieri. Ma l’autorità non ha sortito l’effetto sperato: una delle ragazze si è scagliata contro gli agenti, insultandoli. Cosa che ha costretto un poliziotto ad alzare la voce per calmare gli animi.
Le tre ragazze poi sono state fatte salire sulle auto blu: le due amiche in una e l’altra sola nel sedile posteriore di un’altra volante. Poi con i lampeggianti accesi, le auto si sono dirette verso la questura dove le ragazze sono state identificate, prima di essere consegnate ai loro genitori.
Non è la prima volta che le tre ragazze sono protagoniste di risse ed episodi violenti. Pochi giorni fa una di loro, insieme ad un’altra coetanea, è stata sorpresa al Pam di via Zorzetto, dietro piazza Borsa, con una confezione di sushi nella tasca della giacca.
Scoperta dal personale del supermercato ha dato in escandescenza, prima insultando e tirando oggetti contro l’addetto alle vendite e poi contro gli agenti della polizia locale che intervenuti a supporto della guardia giurata che le aveva inseguite. Le due bulle sono state poi identificate e una delle due è stata accompagnata in comando, per poi essere denunciata per furto e riconsegnata a una maggiorenne chiamata dalla madre.
Le ragazzine sono sempre più al centro della cronaca: sono loro spesso al vertice delle gang, leader nella violenza. Come è successo nel caso della commessa aggredita la scorsa estate. La giovane donna stava pedalando per raggiungere il luogo di lavoro, quando è stata fermata e aggredita da un gruppo di ragazzine, poi denunciate. Lo stesso nel caso dell’aggressione al venditore ambulante di rose, avvenuta lo scorso agosto: anche in quel caso ad avere dato il là alla spirale di violenza era stata una ragazza, minorenne. Forse sempre la stessa.