Lavoro irregolare nella Marca, sospese otto attività: sanzioni per 150mila euro
Prosegue in tutto il territorio provinciale la campagna di controlli svolta dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Treviso per contrastare il mancato rispetto della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro.
L’attività ispettiva ha interessato principalmente il settore dell’edilizia ma anche i pubblici esercizi e il commercio.
Complessivamente sono state sospese 8 attività imprenditoriali, delle quali ben 6 per gravi violazioni sulla sicurezza, una per l’impiego di lavoratori in nero ed una per entrambe le ipotesi.
Nello specifico, durante un controllo effettuato in un cantiere edile sito a Cappella Maggiore, è stato individuato un lavoratore di origini straniere, impiegato in nero ed irregolare sul territorio nazionale, che stava eseguendo delle lavorazioni utilizzando un ponteggio assolutamente inidoneo. Nella circostanza si è proceduto con la sospensione immediata dell’attività in cantiere sia per l’impiego del lavoratore irregolare sia per le gravi violazioni in materia di sicurezza.
Analogo provvedimento di sospensione è stato emesso nei confronti di altre 3 aziende, operanti nei comuni di Montebelluna, San Fior e Conegliano. Anche in questi casi i lavoratori stavano svolgendo delle lavorazioni in quota utilizzando dei ponteggi non idonei.
I controlli che hanno interessato il settore degli esercizi pubblici e commercio hanno portato alla sospensione di 2 attività imprenditoriali. In un caso, è stata identificata una lavoratrice impiegata in totale carenza previdenziale ed assicurativa e quindi - in nero -, che stava operando all’interno di un bar presente nel territorio comunale di Pederobba mentre in un esercizio commerciale di Tarzo il datore di lavoro non aveva provveduto a redigere il Documento di Valutazione dei Rischi, documento fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori all’interno di un’azienda.
I controlli svolti su tutto il territorio provinciale hanno permesso di riscontrare la presenza di molteplici violazioni e di rilevare numerose infrazioni, a seguito delle quali sono state irrogate sanzioni e ammende per circa 150 mila euro.