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LBF Serie A2 9ª andata 2024-25: le buone e le cattive dell’ultimo turno di campionato

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Altro turno di campionato, il nono, con tante sfide interessanti ed andiamo allora a giudicare chi ha fatto bene e chi meno nella nostra consueta rubrica Buone e Cattive

 

LE BUONE

 

BENTORNATE SUL PARQUET – A Francesca Russo ed a Benedetta Bonomi, fuori da qualche tempo ed importanti per non dire fondamentali nelle loro squadre. Ancora, specie l’ex San Martino, sono lontane dalla loro miglior condizione ma solo il fatto di essere tornate a giocare è una grande notizia per tutti, anche per noi che osserviamo.

Per Russo però il compito è ancora più arduo perché Broni sta vicendo un momento che dire complicato è riduttivo e quindi dovrà ribaltare lo stato d’animo delle sue compagne, da capitana vera. Più easy invece per Bonomi, Costa vince anche se continua a non convincere appieno, ma con il suo rientro si potrà vedere finalmente la squadra progettata in estate da Andreoli

 

DUNCAN E ROBINSON?? MA VA LA’!!…. – Le vere twin tower le ha Valdarno, si chiamano Conde Duran Itsaso e Cruz Ferreira Carolina e stanno dimostrando di far la differenza in questa A2 non certo priva di lunghe forti ed anche di categoria superiore. Contro nori, Zelnyte e Tibè, non proprio le ultime arrivate, hanno messo lì 34 punti e 25 rimbalzi in coppia, veramente tantissima roba a questo livello.

Con due così dietro, le esterne toscane possono rischiare di più in difesa e possono anche trovare più spazi in attacco, cosa che infatti sta avvenendo dall’inizio delll’anno. Valdarno ad oggi è più lunga e fisica di tutte ma non solo sotto canestro, ma anche nei ruoli dietro. Sarà difficile batterla anche perché è ben allenata, ma è anche vero che siamo a dicembre, la strada è ancora lunga.

 

PANCHINARE A CHI? – Ramona Tomasoni e Federica Mazza in quel di Ragusa, in questo turno di campionato hanno smesso i panni delle comprimarie che in attacco non incidono ed hanno collezionato un bel bottino, 24 punti in due catturando ben 12 rimbalzi ( 9 la play ex Sassari, non male)

Soprattutto l’ex Brixia ha dimostrato di avere un buon tiro da tre (ma chi segue le Nazionali giovanili lo sapeva già) che va solo migliorato ed incentivato a prenderlo specie se preso dopo uno scarico.

Data la tigna che ha sempre avuto in difesa occhio, perché nei prossimi anni Ramona si candida a prendere il posto delle grandi 3&D che calcano i nostri parquet, tipo Martina Crippa o Bea Barberis

Segnalo anche Macarena Rosset, che formalmente parte dal pino, che ha segnato 16 punti nella sudata vittoria della sua Trieste a Umbertide, regalando però due o tre perle veramente di gran classe. COn lei al 100% la Futurosa diventa cliente scomodo per tutti

 

DOPPIE DOPPIE, CHE PASSIONE! – Per una giocatrice mettere insieme 10 o più punti e rimbalzi è sempre una bella soddisfazione, poi se sei una guardia ancora di più.

Quindi, se Chiara Cadoni (12+15) e le due lunghe straniere di Valdarno diciamo che non fanno più di tanto notizia, diverso il discorso per Betta Penz che con i suoi 18 punti e 12 rimbalzi ha aiutato parecchio Costa ad espugnare il gelido campo di Benevento. Gelido non perché non ci fosse il pubblico ma perché proprio la temperatura all’interno era paragonabile a quella invernale a Bormio……

 

HEAD TO HEAD – Un bel testa a testa quello che ha visto protagoniste Alessia Cabrini e Chiara Fusari in Mantova – Matelica. La guardia in forza alla squadra lombarda dimostra una volta di più di essere una piacevole sorpresa di questa stagione. I suoi 29 punti con uno stratosferico 7/10 da tre non sono serviti per far vincere la sua squadra ma sono sufficienti per farle avere i gradi di top del campionato

A Fusari ha risposto alla grande Cabrini, alla miglior prestazione stagionale, autrice di 22 punti ai quali ha aggiunto anche 8 rimbalzi, confermando che Matelica è una squadra che punta in alto e che la sua forza è saper sopperire alle giornate storte (come quella di Gonzalez) pescando altre armi dalla fornita faretra di coach Sorgentone

LE CATTIVE

 

MINUTI TANTI, CANESTRI ZERO – Le prestazioni singolari di Erica Reggiani, Martina Grassia ed Ilaria Bonvecchio. Per la prima 30 minuti in campo e zero punti con 0/4 al tiro. Mi pare la giocatrice più in difficoltà in quel di Broni, non riesce a fare quel che ha sempre fatto in carriera, ma può essere sia un momento difficile e stop.

Per Grassia invece 33 minuti sul parquet ed un pessimo 0/9 al tiro con anche 4 perse. Peccato perché Vigarano aveva l’occasione per conquistare due punti importanti nella sfida contro Civitanova in casa, e di sicuro questa prestazione non ha aiutato.

Per ultimo citiamo Bonvecchio, che dopo tante prove positive ne ha prodotta una negativa: zero punti anche per lei con 0/6 dal campo in 26 minuti. 

 

UN CUTTER SPEZZATO – E’ questa l’immagine che mi sono fatto della stagione fin qui sotto le attese di due degli acquisti estivi più roboanti di Sanga Milano, Alice Nori e Giulia Moroni. Come ben sa chi di mestiere fa l’artigiano, con un cutter spezzato non si riesce ad incidere bene ma si combinano solo danni, così sta avvenendo in campo per le due veterane che da tanti anni calcano i parquet di Serie A.

Devono assolutamente migliorare il rendimento e devono farlo in fretta perché Toffali sta giocando da par suo così come Tibè, le altre sono alterne ma mancano proprio i punti di Alice e Giulia. Ora per la squadra di coach Pinotti arrivare tra le prima 4 e strappare la partecipazione alle F8 non è così scontato e dovrà assolutamente vincere praticamente tutte le partite da qui alla fine del girone, scontri diretti contro Empoli e Costa compresi

 

LINEA DELLA CARITA’ O LINEA DELLA RARITA’ – Deve averlo pensato Mario Corrado, coach di Torino che ha visto le sue ragazze andare in lunetta solo 6 volte nella sconfitta a Livorno contro una sempre più lanciata Jolly. E’ certamente una statistica singolare che ha pochi precedenti, ma che potrebbe anche nascondere delle tendenze che Corrado potrà correggere in futuro.

In realtà se guardiamo le statistiche Torino in media si conquista 14,4 tiri liberi a gara ed è nella media del campionato, per cui son propenso a credere sia stato un caso. 

 

MA SE NON SI SEGNA NEMMENO IN UNA VASCA DA BAGNO, NON E’ IL CASO DI TIRARE DA 2? – Voglio stigmatizzare le scelte tattiche di quelle squadre in serata no al tiro da tre che invece insistono, chiudono la gara con percentuali da prefisso telefonico e tornano a casa sconfitte.

Parlo di Bolzano che da due punti ha chiuso con il 50% ma il suo 2/20 da tre l’ha condannata alla sconfitta a Roseto. Parlo di Treviso, 2/18 con Peresson in una di quelle giornate grigie da 1/10 e che ha dovuto cedere ad una Ragusa corsara.

Poi ci sono i casi inversi come le Foxes di Giussano, che hanno tirato il 37% da due ma ad inizio ultimo quarto si era sul 20% mentre da tre punti il 29% con cui hanno chiuso di certo non è brillante ma nemmeno così tragico.

Per tutte comunque credo che la medicina sia sempre quella, l’allenamento. Anche se spesso mi sento dire che in allenamento fanno sempre canestro, poi in partita fanno più fatica……

COSE DETTE, RIDETTE E STRADETTE

La Virtus Cagliari sorpresissima del campionato, Broni la delusione, Costa e Udine vincono ma non convincono, Roseto dopo un inizio difficile ha ingranato, Livorno è l’outsider del girone A, Benevento seria candidata alla retrocessione, Sanga può fare di più, Vigarano è in un tunnel piuttosto lungo 

 

LE INTERVISTE DAI CAMPI DI GIOCO

 

 

 

CRISTIANO GARBIN

Youtube: @cgarbo75

Instagram: garbin_cristiano

 

 

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