La tregua tra Israele e Hezbollah vacilla: Netanyahu minaccia l’uso della forza
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato lunedì che Israele risponderà “con forza” dopo che Hezbollah ha lanciato razzi contro una torre di guardia, segnando la prima volta che il gruppo attacca Israele da quando è entrato in vigore un cessate il fuoco la settimana scorsa.
Hezbollah ha lanciato due razzi vicino a una torre di guardia nelle Fattorie di Shebaa occupate lunedì. I razzi sono caduti in un’area aperta senza causare feriti. In una dichiarazione, il gruppo ha definito l’attacco alle torri di guardia una “risposta difensiva di avvertimento iniziale” contro le “ripetute violazioni” da parte di Israele dell’accordo di cessate il fuoco.
Israele ha condotto diversi raid aerei in Libano da mercoledì, uccidendo almeno tre persone in quelli che ha definito attacchi contro elementi di Hezbollah che violavano il cessate il fuoco. Domenica, i media israeliani hanno riportato che la Francia, incaricata di supervisionare l’attuazione dell’accordo, ha accusato Israele di aver violato l’accordo di cessate il fuoco 52 volte dalla sua istituzione.
La ripresa degli attacchi reciproci nel sud del Libano e nel nord di Israele ha suscitato preoccupazione per il rischio che i combattimenti tra Hezbollah e Israele possano riprendere a soli cinque giorni dall’annuncio del cessate il fuoco.
Il cessate il fuoco prevede che le truppe israeliane lascino il sud del Libano e che i combattenti di Hezbollah si ritirino dall’area a sud del fiume Litani, a circa 30 chilometri dal confine tra Israele e Libano, entro 60 giorni. L’accordo ha posto fine a 13 mesi di combattimenti iniziati dopo che Hezbollah ha lanciato razzi contro Israele l’8 ottobre 2023 “in solidarietà” con l’attacco di Hamas avvenuto il giorno precedente.
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