Osho, il volontariato futurista e le difficoltà di fare satira di destra (e sovranista)
Essere un comico di destra in Italia è un’impresa tutt’altro che semplice, soprattutto quando la destra è al governo. O almeno è quello che sostiene Federico Palmaroli, noto come Osho. Con il suo ultimo libro di vignette satiriche, Nun fate caso ar disordine (Rizzoli), l’autore romano mette in scena quanto accaduto in un anno con l’ironia che lo contraddistingue.
Durante la presentazione del libro, alla quale hanno partecipato figure di spicco della politica come la ministra Eugenia Roccella, la deputata Maria Elena Boschi e l’ex sindaco Gianni Alemanno, il vignettista ha voluto aprirsi esprimendo il suo sentimento di isolamento “Ci sono sempre stati vignettisti apertamente schierati“, ha affermato. “Ma quando uno come me, che piaceva a molti, rivela di essere di destra, improvvisamente smette di far ridere. ‘Se sei di destra non mi fai ridere’: questo è il riassunto“.
La situazione, secondo Palmaroli, si complica quando la destra è al potere. “Quando la destra è all’opposizione, sei tollerato. Ma appena vieni associato al governo, diventi un problema“, ha spiegato. Questa percezione lo ha segnato profondamente: “Ho vissuto molto male questa cosa. Cerco di sottolineare le gaffe e le contraddizioni del governo, ma sembra non bastare“.
Il suo libro, nel frattempo, raccoglie un anno di satira che non risparmia nessuno: dalla politica interna fino al Papa, che campeggia in copertina, compreso personaggi internazionali come Biden e Trump. “Trump è una fonte inesauribile di spunti“, ha confessato. “Ma anche Di Maio e Renzi non deludono mai“.
Oltre alla satira, Palmaroli è impegnato nell’organizzazione su una grande mostra sul Futurismo da tempo in gestazione presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Chiamato all’opera, con polemiche comprese, dal dimesso ministro della Cultura, Sangiuliano, la mostra è ancora in attesa di prendere il via. Anche per questa,, però, ha sfruttato l’occasione della presentazione del libro per smentire voci su presunti incarichi ufficiali. “Non ho alcun ruolo scientifico né incarichi dal ministero o dalla Gnam“, ha precisato. “Sto collaborando come volontario futurista. Da gennaio ci saranno eventi che approfondiranno temi come cucina, moda, teatro, architettura e musica“.
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