Basket, De Benedetto: “Trieste ha una identità di squadra ben definita”
Nove giornate di campionato, una consistente prima parte di stagione consumatasi tra conferme e sorprese in una serie A che sta mantenendo le promesse della vigilia.
Marco De Benedetto, responsabile scouting della Germani Brescia e apprezzato ex dirigente biancorosso che a Trieste ha deciso di mettere radici, sottolinea gli aspetti più significativi del campionato alla vigilia del match che domenica 8 dicembre lo riporterà sul parquet di un PalaRubini che è stata la sua casa nelle stagioni 2018-2019 e 2019-2020.
Allora De Benedetto, quali ritiene gli aspetti più significativi in queste prime giornate di campionato?
«Negli ultimi anni il livello della serie A è continuato a salire e questo grazie al fatto che anche in questa stagione sono arrivati davvero ottimi giocatori. Ne cito alcuni: la coppia di esterni di Tortona (Vital e Kuhse ndr), Lamb e Ford di Trento, Winston e Faye a Reggio Emilia o Robinson a Trapani, talenti che hanno portato tanta qualità nel nostro campionato. Al momento la classifica è un po' più sgranata, ci sono tre - quattro squadre che lottano per non retrocedere poi nove squadre che sono in corsa per i play-off».
Tra le grandi sorprese del campionato non si può non citare la capolista Trento.
«Trento sta facendo cose egregie, grazie a una società che va presa a esempio virtuoso del nostro campionato. Dietro la Dolomiti Energia altre squadre stanno facendo bene. Brescia ha un gruppo bello solido, cementato da un coach bravo a non mettere mai pressione. Poeta sta facendo davvero bene, la sua qualità maggiore è quella di saper imparare in fretta. Tortona secondo me ha tanta qualità, Trapani è molto forte, allenata bene, gioca un basket semplice ma è sempre in grado di sfruttare a suo vantaggio i miss match nell'arco delle partite. Hanno davanti un periodo in cui, senza un leader difensivo come Petrucelli, dovranno tenere botta ma sono senza dubbio una bella squadra»
E come valuta il percorso di Trieste?
«La metto senza dubbio tra le note liete di questo campionato. Ha saputo creare un'identità di squadra ben precisa, gioca una bella pallacanestro. Sono contento per Francesco Taccetti, dopo Brescia ha trovato una piazza che ha saputo valorizzare le sue qualità. Trieste ha perso tre partite di fila, può capitare, ciò non toglie che la qualità del gruppo rimane».
Squadre dalle quali si aspettava di più?
«Devo dire Sassari e Napoli. Sassari non ha iniziato bene la stagione ma devo dare merito alla società perchè sta insistendo sul gruppo che ha costruito dimostrando di credere nell'idea di squadra allestita a inizio stagione. Personalmente non mi piacciono le porte girevoli, credo che cambiare per cambiare alla lunga non porti risultati. Napoli non è riuscita a trovare un filo conduttore, forse ha pesato il fatto di aver insistito con coach Milicic nonostante il rapporto con il coach non fosse più quello della passata stagione».
Lasciando Trieste scrisse: "Sono felice e grato di aver vissuto in una città di basket clamorosa. Il senso di appartenenza di questa comunità è un qualcosa che non si trova facilmente fuori e dentro l'Italia". Che sensazioni proverà domenica?
«La gioia di ritrovare un ambiente e una tifoseria che in Italia sono davvero difficili da trovare. Sarà una bellissima partita, sarà gratificante farne parte».
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